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Moto2, Zarco cala il bis, Corsi 10°

Il francese riconferma la prestazione della mattinata, precedendo Aegerter e Rabat

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Ultima sessione di libere in Texas, con la classe intermedia che chiude il venerdì pomeriggio. Nelle seconde prove della giornata la musica non cambia, perché Johann Zarco e la Caterham fanno capire di avere una marcia in più. Il francese ferma il crono sul tempo di 2’10”839, staccando Aegerter (+0.247) e Rabat (+0.308). Soltanto decimo Corsi, out dalla top ten tutti gli altri italiani

A segnare il ritmo è subito la Kalex del giapponese Nakagami, che migliora di quasi tre decimi il miglior tempo fatto segnare da Zarco nella mattinata. Proprio lo spagnolo rincorre a due decimi, precedendo in classifica Esteve Rabat, vincitore della gara inaugurale di Losail. Il belga Simeon (autore di una caduta senza conseguenze a metà sessione) è solo settimo con un secondo da recuperare, davanti a Simone Corsi, Luthi e Kallio. Fuori dai primi dieci Mattia Pasini, così come il campione in carica di Moto3, Maverick Viñales e Salom, che accusano entrambi un secondo e otto dal giapponese.

Sessione di prove libere in salita anche per Alex De Angelis, soltanto 23°, peggio va a Terol: il vincitore dello scorso anno non riesce a risalire la 25^ posizione, davanti a Morbidelli. Più staccato invece Baldassarri.

Intanto, in testa alla classifica, Rabat scavalca Zarco, portandosi a soli due decimi da Nakagami, mentre Viñales raggiunge il quarto posto e Luthi il settimo. Anche Corsi, grazie alle gomme nuove, riesce a risalire la china, agguantando la quinta posizione.

Nel finale lo svizzero Aegerter prova la zampata vincente, ma Zarco e la sua Caterham fanno meglio, riuscendo addirittura a scendere sotto i 2’11” e portandosi a soli tre secondi dal record di Scott Redding. Sale anche Rabat (3°, +0.308), mentre scende fino all’ottava posizione Nakagami, preceduto da Kallio e Salom. A tenere altra la bandiera italiani è il decimo posto di Corsi (+0.855), quindicesimo invece Pasini (+1.377), più staccati De Angelis (17°) e Baldassarri (26°), così come Morbidelli (28°).

Da sottolineare la brutta caduta all’ultimo giro per Sandro Cortese. Nessuna conseguenza però per il pilota tedesco.

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