Per dirla semplice, Marc Marquez ha fatto un altro sport. Nel primo turno di prove libere ad Austin, il piccolo diavolo ha fatto il bello – per lui – e il cattivo tempo – per gli altri. Una progressione che gli ha consentito di girare costantemente almeno un secondo più veloce di tutti gli altri, salvo i colpi di reni finali di Aleix e Pedrosa. “In questi casi ci vuole anche un po’ di fortuna, quella di azzeccare subito il setup giusto”, si schermisce Marc. Ma nessuno gli crede.
Il baby campione è partito dagli assetti usati in Qatar, “ed è andato tutto bene. La pista ha maggiore aderenza rispetto allo scorso anno, anche la gamba va meglio e non ho usato antidolorifici”. Insomma tutto perfetto e le Yamaha sono in affanno. “Non credo sia possibile mantenete questo gap – sottolinea – Il primo turno è sempre un po’ particolare, credo che gli altri si avvicineranno. Anche Lorenzo, anche se questa pista non lo favorisce per il suo stile di guida”. Intanto Marc si gode il – per ora – momentaneo primato. “Mi sento in moto, ma questo è uno dei circuiti fisicamente più impegnativi di tutto il campionato – sottolinea – L’anno scorso dopo cinque giri si sentiva già la fatica”.
Della stessa opinione è anche Dani Pedrosa, “è tutto un susseguirsi di frenate e cambi di direzione, è dura”. Il fantino di Sabadell sembra sicuro di potere avvicinarsi al compagno di squadra, “in teoria, su questa pista che si adatta bene alle Honda, il suo rivale numero uno sono io – dice – Margine ne ho ancora, e spero sia tanto. Lavoreremo sul setting e questo pomeriggio voglio provare la gomma dura”.