"Tu chiamale se vuoi…emozioni".
Se il buongiorno si vede dalla sera (del Qatar), il campionato MotoGP 2014 è destinato ad entrare negli annali. In una delle gare più spettacolari degli ultimi anni – tra colpi di scena e "botta e risposta" ormai d'altri tempi – Marc Marquez (nonostante la gamba infortunata) ha piegato Valentino Rossi (unica M1 al traguardo) in volata. Un confronto generazionale lungo 22 giri e risoltosi per soli 259 millesimi a favore del campione in carica. Chiude il podio, più staccato, Pedrosa. Molte le cadute: Lorenzo, Iannone (poi 10º), Bradl, Smith, e Bautista. Quinto e sesto rispettivamente Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, piegati di misura da Aleix Espargaró sulla Open.
"Lo scorso anno aveva vinto lui la battaglia all'ultimo giro, quest'anno mi sono preso la rivincita – ha detto Marquez a caldo con il solito sorriso – È stata una gara molto divertente, e sono ovviamente contento per i 25 punti".
"Non è stata male la gara eh? – gli ha fatto eco Rossi – Ringrazio tutto il team e Yamaha. Galbusera secondo me ha sofferto di cuore con un esordio del genere (ride). Ho fatto una bella rimonta e non ho sbagliato niente. Purtroppo Marc ha preso qualche metro di troppo nell'ultimo giro e non ho potuto provare l'attacco decisivo. Speriamo di continuare così".
"Ho sbagliato la prima staccata, perdendo molte posizioni nei primi giri – ha chiosato Pedrosa – La pista era un po' diversa da ieri e molti piloti hanno cominciato a cadere, quindi ho usato cautela all'inizio. Non riuscivo a tenere il ritmo di Marc e Vale, ma un terzo posto è buono. Complimenti a loro!"
LA CRONACA – Lorenzo centra il cosiddetto "hole shot" e si porta al comando davanti a Smith, Bradl e Marquez. Seguono le Ducati di Dovizioso e Iannone, insidiate da Pedrosa, settimo, che viene però rapidamente scavalcato da Rossi. Dopo poche curve, il colpo di scena: Lorenzo scivola alla penultima curva, lasciando la leadership a Bradl. Nelle retrovie, Rossi forza il ritmo e passa Dovizioso per mettersi a caccia di Iannone, che scivola perdendo l'anteriore all'ultima curva.
Il gruppo resta compatto, con il trio di testa composto da Bradl, Marquez e Smith con un leggero vantaggio di un paio di decimi. Il primo degli inseguitori è Bautista, che passa Rossi con una staccata aggressiva al termine del rettilineo d'arrivo e lo porta con sé, ricucendo lo strappo. Poco dietro, Pedrosa passa Dovizioso, che ha il compagno di squadra Crutchlow alle spalle. Chiudono la Top 10 i fratelli Espargaró, con Aleix davanti.
Bradl continua a fare il ritmo girando in 1'56 basso. Alle sue spalle non mancano i sorpassi. Bautista e Marquez fanno scaramucce e ne approfitta Rossi, che passa lo spagnolo di Gresini (finito fuori traiettoria in un paio di occasioni, ne approfitta anche Smith) e si porta al terzo posto. Il "Dottore" prende fiducia, e passa Marquez in staccata a due curve dal traguardo, ma viene poi superato nuovamente dal campione in carica nel gioco delle scie.
Continuano i colpi di scena: Bradl cade a 14 giri dal termine nella stessa curva di Lorenzo. È lotta a cinque per il podio con Marquez davanti a Rossi, Smith, Pedrosa e Bautista. Dovizioso comanda il gruppo degli inseguitori dalla sesta posizione, staccato di quattro secondi, davanti ad Aleix Espargaró, Crutchlow e Pol Espargaró. La gara è a dir poco avvincente, Rossi e Marquez si passano ripetutamente, studiando le mosse per un ipotetico rush finale.
A metà gara, Rossi continua a fare il ritmo davanti a Marquez. Pochi millesimi separano i due. Il campione in carica è l'unico con la gomma dura al posteriore, e spazzola costantemente la pista in staccata, spesso arrivando a millimetri dalla ruota del "Dottore". Pedrosa e Bautista non mollano, mentre Smith perde contatto ed è costretto ad alzare leggermente il ritmo.
Ai cinque giri dal termine, Marquez continua a fare la lepre ma Rossi non molla la presa. Un paio di decimi più indietro, Pedrosa deve darsi da fare per tenere a bada Bautista. La schermaglia tra i due avvantaggia la coppia di testa, così come Smith, quinto, che si riavvicina prima di cadere alla curva 2.
Rossi si va vedere a fianco di Marquez in rettilineo in due occasioni, stuzzicandolo in staccata. L'attacco arriva a due giri dal termine, ma Marquez risponde immediatamente. Nel frattempo, cade Bautista ma Pedrosa è ormai troppo lontano per gettarsi nella mischia.
All'inizio dell'ultimo giro, Rossi è troppo distante per prendere la scia. I due fanno elastico, ma Marquez prende i metri decisivi nel T3 e Rossi si deve accontentare (si fa per dire) del secondo posto. Chiude il podio Pedrosa. Seguono Espargaró, Dovizioso, Crutchlow (che finisce la benzina a pochi metri dal traguardo), Redding, Hayden, Edwards e Iannone.