Tu sei qui

MotoGP, Dovizioso: Ducati? Meglio, ma non so quanto

"Molto più vicini, ma non ancora da podio. Software? Anche con l'Open andavamo bene"

Share


Visti i distacchi ampiamente ridotti nei test invernali – +0.068 a Sepang II, +0.319 a Phillip Island – grandi aspettative circondano Andrea Dovizioso alla vigilia della prima giornata di prove in Qatar. Il pilota Ducati, come suo solito, cerca invece di restare con i piedi per terra offrendo spunti d'analisi a tutto tondo.

"Sono gasato, da un certo punto di vista, perché abbiamo fatto dei buoni passi avanti nei test ed arriviamo qua molto più competitivi dell'anno scorso. Anche nel 2013 abbiamo iniziato bene il fine settimana, ma con la grossa incognita della gara, nella quale poi abbiamo preso 24 secondi".

L'arrivo di Dall'Igna sembra però aver invertito la spirale negativa...

"Quest'anno siamo sicuramente più veloci, ma resta comunque un punto interrogativo perché solo la gara ti fa trovare delle situazioni che non riesci a simulare nei test. È sicuramente positivo avvicinarci perché, alla fine della stagione, i nostri 35 secondi a gara non ce li toglieva nessuno. Possiamo sicuramente fare bene, ma ancora non so quanto".

Per esempio, il podio è alla portata?

"Non è un'aspettativa realistica. Non siamo ancora nelle condizioni di lavorare sulle rifiniture e giocarci le posizioni con i primi quattro piloti, che hanno tutti una moto competitiva e sono i più forti. Da fuori non si può capire la differenza. I tempi sul giro sono una cosa, la gara un'altra".

Eppure di segnali positivi ne avete avuti diversi.

"Sì ma, per esempio, a Sepang il tempo l'ho fatto solo io, non tutte le Ducati. Quindi so che in gara sarà più complicato. Non sarebbe normale fare un miglioramento così grosso in così poco tempo. Anche perché non abbiamo fatto una moto nuova".

Rispetto a Honda e Yamaha ufficiali, voi però avete una mescola extra-morbida a disposizione…

"Finché non la proviamo, non possiamo sapere come si comporterà con la nostra moto. Dai test che hanno fatto qui i team privati, sembra che non sarà possibile usarla. Peccato, perché stare nei dieci non è così facile e ci avrebbe aiutato in qualifica. Per la gara, credo che useremo tutti la mescola più morbida".

Quindi in che posizioni ti aspetti di lottare?

"Stare con Bautista, Bradl, Smith, Espargaró dipendeva da loro lo scorso anno, ora credo che ce la possiamo giocare comunque".

Il regolamento, con più litri, gomme, e la possibilità di sviluppare motori, comunque sembra favorirvi…Ora poi, essendo tornati "factory", potrete usufruire del software proprietario.

"È successo un casino nelle ultime due settimane, ma secondo me non doveva cambiare niente. Il regolamento era già  stato deciso l'anno scorso, ma ora sembra sia stato trovato un compromesso che soddisfa tutti. Ci penalizzano se andiamo forte, perché vincere tre gare sarebbe un gran risultato. Con una vittoria ci tolgono i litri e la gomma extra-morbida, ma sinceramente non credo che ci condizionerebbe troppo. Non usiamo tutta la capacità del serbatoio".

L'elettronica invece?

"Eravamo già andati forte con la configurazione Open, la differenza non era grandissima. Qui torneremo al nostro software, ma i controlli rimarranno quelli da Open perché il materiale era già stato spedito. La pulsantiera colorata alla Nintendo, per intenderci".

__

Articoli che potrebbero interessarti