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MotoGP, Ducati, la rinascita parte dal deserto

Dovi: "migliorati più del previsto in inverno". Cal: "gara potenzialmente favorevole"

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Si accendano, letteralmente, i riflettori sul motomondiale. A cinque giorni dalla prima gara del campionato, come ormai da tradizione programmata in notturna sul circuito di Losail (Qatar), l'attesa è ormai febbrile. Soprattutto per Ducati, che scalpita per tornare a lottare con Honda e Yamaha per le posizioni di prestigio.

La squadra di Borgo Panigale ha lavorato alacremente durante l'inverno sotto la (nuova) guida di Gigi Dall'Igna, fautore di quel passaggio alla Open che tanti grattacapi (da non intendersi come una critica, al contrario) ha creato a rivali ed organizzatori. Lo sviluppo della GP14 necessita infatti di proseguire a 360 gradi, cosa che non sarebbe possibile con il restrittivo regolamento "factory". I risultati, fin qui, hanno dato ragione all'ingegnere veneto: Andrea Dovizioso ha chiuso i test di Sepang II ad una manciata di millesimi dai primi (+0.068 da Rossi e Pedrosa), confermando poi i progressi con il terzo tempo (+0.319) a Phillip Island. Resta l'incognita della tenuta sulla distanza di gara, ma in Ducati sembra che comincino ad apparire alcuni timidi sorrisi dopo anni di delusioni.

"Sono molto soddisfatto di come sono andati i test invernali perché siamo riusciti a migliorare più del previsto – ha detto Dovi – Ora la GP14 è più gestibile e siamo riusciti, facendo qualche modifica alla moto, a girare con dei tempi decisamente interessanti".

Detto questo, il Qatar resta un incognita. Escludendo le tre vittorie ottenute da Casey Stoner, lo storico della Rossa nel deserto non è particolarmente favorevole.

"Il circuito di Losail è molto particolare, anche a causa del vento che spesso porta sabbia sulla pista – ha aggiunto il forlivese – Inoltre si corre di notte. È un tracciato lungo e veloce e sarà interessante vedere come andiamo con la nostra nuova moto. Sono fiducioso di poter essere veloce sul giro secco anche perché lo scorso anno sono riuscito a girare forte nelle qualifiche. Forse la gara sarà un po’ più difficile delle prove ma credo che potremo essere abbastanza competitivi, e sicuramente abbiamo diminuito il gap rispetto all’anno scorso".

Non potrà fare paragoni Cal Crutchlow, al debutto ufficiale sulla Desmosedici. Il britannico non ha fin qui compiuto exploit sulla Rossa, preferendo approcciarla a piccoli passi, cercando di evitare cadute. In Australia, Crutchlow ha comunque effettuato un long-run con risultati incoraggianti, girando solo un paio di decimi più lento (nella media) del leader Lorenzo.

"Sto per iniziare la mia quarta stagione in MotoGP e la prima come pilota ufficiale Ducati, e quindi non vedo l’ora di salire sulla mia moto fra pochi giorni e cominciare la nuova avventura – ha esordito il britannico – Credo che la gara del Qatar ci potrebbe essere abbastanza favorevole: la squadra ha davvero fatto un ottimo lavoro questo inverno e abbiamo registrato notevoli progressi da quando sono salito sulla Desmosedici per la prima volta a novembre. Forse saremo leggermente svantaggiati rispetto ai team che hanno fatto dei test su questa pista, ma in ogni caso daremo il massimo".

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