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Test Moto2 e Moto3 a Jerez: italiani OK

I tempi alle 13.30: Antonelli e De Angelis rispettivamente quarto e quinto

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A Jerez de la Frontera, Moto3 e Moto2 hanno ufficialmente aperto la prima delle ultime tre giornate di prove prima dell'inizio del campionato. Tra le moto di piccola cilindrata, il più veloce è stato Danny Kent davanti a Jack Miller ed un redivivo Alex Rins, mentre Thomas Luthi guida la pattuglia della classe intermedia davanti a Nakagami e Salom. OK gli azzurri, con Antonelli e De Angelis  quarto e quinto nelle rispettive categorie.

Moto3 – La classe cadetta ha aperto le danze con poche novità al vertice, dove le KTM continuano a farla da padrone. Danny Kent comanda le danze prima della pausa pranzo sulla Husqvarna (solo nelle carene, di fatto è una KTM) con un 1'47.958 già vicino ai tempi delle qualifiche dello scorso anno, quando l'unico a girare in 1'46 fu Alex Rins. Staccato di soli 94 millesimi, anche Jack Miller si è confermato tra i piloti più in forma. È invece una relativa sorpresa il terzo tempo provvisorio dello stesso Rins (+0.283), su Honda, segno che la nuova 250 di Tokyo comincia a progredire (sesto tempo per Alex Marquez, a +0.408).

In quarta posizione (+0.317), Niccolò Antonelli è stato ancora una volta il più veloce tra gli italiani in pista. A giudicare dalla progressione dei cronologici, il pilota di Cattolica (che ha realizzato il proprio miglior giro alla quarta tornata) ha montato un solo pneumatico posteriore e potrà aggredire ulteriormente la pista nel pomeriggio. Turno dall'andamento opposto invece per Romano Fenati, nono (+0.927) grazie ad una buona progressione nelle ultime due uscite.

Il suo compagno di squadra Francesco Bagnaia è in quindicesima posizione (+2.125), mentre Alessandro Tonucci, dopo un buon inizio, è scivolato fino alla diciannovesima posizione (+2.193) su Mahindra. La casa indiana (a stretto contatto con Suter) ha portato a Jerez una prima "batch" da venti motori in configurazione 2014, ottenendo fin qui l'undicesimo tempo come miglior risultato con Miguel Oliveira (+1.221). Ben più attardata la coppia del Team Italia composta da Matteo Ferrari (29º, +3.629) ed Andrea Locatelli (31º, +5.591). I due non hanno trascorso molto tempo in pista (solo due giri a cronometro per Locatelli) ed è lecito aspettarsi da loro miglioramenti significativi nel pomeriggio. Stesso discorso per Enea Bastianini, 26º (+3.144) con otto giri all'attivo.

Moto2 – Senza Tito Rabat, sugli scudi a Phillip Island prima di una doppia caduta nella giornata finale di prove, il più veloce fin qui è stato Thomas Luthi, autore di un 1'42.790. A rincuorare ulteriormente lo svizzero su Suter, la solita costanza sul passo, impostato fin qui sull'1'43 basso.

Leggermente più lento Takaaki Nakagami su Kalex, secondo a +0.255, mentre il terzo tempo provvisorio dell'esordiente Luis Salom (+0.362) è parzialmente oscurato dalla perdita di uno dei main sponsor da parte del team Pons (che proprio oggi ha svelato le nuove carene), apparentemente dovuta al passaggio del mondiale sulla TV a pagamento.

In quarta posizione (+0.587), Johann Zarco ha continuato a portare avanti con buoni riscontri lo sviluppo della Caterham, precedendo di una manciata di millesimi Alex De Angelis, quinto (+0.618) e sempre più a suo agio sulla Suter del team Tasca Racing.

Dal punto di vista dei costruttori, oltre alla già citata Caterham, compaiono nella Top 10 anche la Speed Up di Sam Lowes (6º, +0.716) e la Forward Klx (progetto sviluppato a partire dalla Kalex 2013) di Simone Corsi (8º, +0.774). Inizio convincente anche per Lorenzo Baldassarri (12º), Mattia Pasini (13º) e Franco Morbidelli (15º), tutti con distacchi intorno al secondo.

Nel roster, si registra la presenza di Ricky Cardus (27º) in vece di sostituto a tempo indeterminato di Alex Mariñelarena, ancora convalescente dopo un brutto incidente in prova a Le Castellet che lo aveva inizialmente lasciato in coma farmacologico. Lo spagnolo si sta riprendendo bene, ma la data del suo rientro è ancora incerta.


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