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MotoGP, Lorenzo guida il 'blind' test' B'stone

Sei tipi di pneumatici ma manca l'opzione 'Open' per la Ducati. Anche le Moto2 in pista


Sembra che Jorge Lorenzo si sia ripreso dalla duplice arrabbiatura di Sepang. E' lui, infatti, quasi alla scadenza del tempo previsto dalla giornata di prove ad essere stato il più veloce sulla pista di Phillip Island con un buon 1'29."15.

Un tempo non troppo distante lo ha realizzato Cal Crutchlow con la Ducati GP14 in configurazione 'Open' ma senza la gomma più morbida realizzata dalla Bridgestone che in Australia ha portato solo pneumatici 'Factory'.

Come detto, il cronometro ha posizionato Jorge Lorenzo davanti a tutti, con il tempo di 1’29”213 al termine di 68 giri. Per avere un termine di raffronto, la pole 2013, sempre del maiorchino, è di 1’27”899, mentre il record della pista è di 1’28”108, di Marquez. Dietro al pilota Yamaha, c’è Cal Crutchlow con la Ducati (1’29”576 e 68 giri), poi Valentino Rossi (1’29”730 e 85 giri), Dani Pedrosa (1’29”961 e 88 giri) e infine Andrea Dovizioso (1’29”965 e 60 giri).

Cal Crutchlow (Foto Ian Wheeler)I tempi, comunque, sono tutti vicinissimi fra di loro. E' probabile anche che la casa di pneumatici giapponesi abbia chiesto ai piloti di effettuare dei run senza forzare eccessivamente per esaminare l'usura senza il rischio di strappare troppo gli pneumatici. Per le MotoGP, oggi non erano previsti long run o simulazioni di gara ma brevi uscite per ricavare i primi dati sulla breve distanza.

Difficile dare anche una lettura realistica dei tempi, in quanto le nuove specifiche di pneumatici posteriori sono stati affidati in orari diversi e divise fra le squadre. I risultati in termini di usura comparati con le specifiche 2013 per ricavarne dati preziosi che serviranno a scegliere le coperture per il Gran Premio di Australia 2014. Sarà dunque una specie di 'blind test', un po' per tutti ed in particolar modo per la Rossa di Borgo Panigale che si troverà a disporre dello pneumatico morbido solamente in Qatar.

Lavoro simile anche per le Moto2 in pista, Dunlop ha portato 11 differenti nuovi tipi di gomme al posteriore e il era farne provare nove a ogni pilota per una decina di giri. Il più veloce fra le 600 è stato Tito Rabat con il tempo di 1’32”316 al termine di ben 100 giri. Da segnalare come lo spagnolo sia stato già più rapido di due decimi rispetto alla pole position del 2013. Alle sue spalle Nico Terol (1’33”290 e 82 giri), Mika Kallio (1’33”440 e 62 giri), Jordi Torres (1’34”000 e 56 giri).

Da registrare un incidente per il finlandese di Marc VDS che è stato protagonista di una highside alla curva Siberia che lo ha obbligato a terminare la giornata in anticipo. Portato al Centro Medico, sono state escluse fratture e domani sarà nuovamente in pista.

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