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MotoGP, Lorenzo: io e Marquez non siamo nemici

"Ma siamo diversi, io non nascondo la rabbia. Negli anni ho imparato a sapere perdere"

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Jorge Lorenzo in questa stagione vuole prendersi la rivincita su Marc Marquez. Un pilota che non solo l’ha battuto in pista, ma che con il suo carattere ha fatto anche subito breccia nel cuore dei tifosi. Quasi la nemesi del maiorchino, altrettanto veloce in pista ma con un’immagine di pilota riservato e a volte scontroso. Jorge nel ha parlato in una lunga intervista al canale tv spagnolo Quatro (QUI potete leggerla integralmente e vedere anche il video) in cui ha dimostrato maturità e consapevolezza dei propri limiti e punti di forza.

Io sono uno di quelli che pensano che correre sia come andare a lavorare, c’è spazio per le emozioni ma per la maggior parte del tempo devi essere concentrato su quello che fai”, la filosofia del pilota Yamaha. Lorenzo non nasconde di essere cambiato molto nel tempo. “Ero un ragazzo timido, che parlava poco, con la faccia sempre seria – ricorda – Quell’immagine da ragazzo arrogante che avevo tra i 15 e i 19 anni non è facile ripulirla del tutto”. In mezzo c’è stato lo scontro con il padre, “con cui non mi sono parlato per quattro anni”, e il riavvicinamento, i successi e le rivalità con gli altri piloti.

Con Pedrosa eravamo nemici, non ci parlavamo e lo stesso facevano i nostri manager. Ora la situazione è cambiata e con Marc è diverso, anche se si siamo scontrati a volte per la sua aggressività in pista”, sottolinea.  Jorge non ha paura che Marc possa essere il ‘nuovo Lorenzo, “è semplicemente il nuovo Marquez”, e neppure che possa batterlo, “perché è già successo. Ha un talento incredibile, ha vinto sei gare. Non è stato merito della fortuna, vero che ha approfittato dei nostri infortuni, ma con i ‘se’ non si va da nessuna parte”.

Eppure il campione del mondo sembra avere due facce, da diavolo in moto e da angelo davanti ai microfoni. “Dà questa impressione alle telecamere – commenta Jorge – Che sia sempre contento nonostante il risultato, un po’ come Valentino. Ci sono altri sportivi, come me, che invece quando sono arrabbiati per come è andata una gara non lo nascondono”. Anche il maiorchino però ha fatto lezione delle sconfitte. “A nessuno piace perdere, ma ho imparato a farlo – ammette – prima non sapevo perdere. Mio padre me l’aveva detto, ma io non lo ho ascoltato. A volte succede, ma poi con l’andare del tempo capisci”.

Alla fine, Lorenzo riesce anche a scherzare, parlando delle avventure amorose durante i GP. “Al sabato a volte capita ma alla domenica no, sono super concentrato dalla mattina sulla gara. Però, se capita l’opportunità bisogna prenderla”, ride.

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