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MotoGP, Sepang: Marquez non c'è, gli altri ballano

Rossi contro Lorenzo e Pedrosa. Per Ducati è il momento della decisione sulla Open

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Il cancello del circuito di Sepang si aprirà per la seconda volta mercoledì per gli ultimi tre giorni malesi di test della MotoGP. Non lo varcherà però quello che era stato il dominatore tre settimane fa, Marc Marquez. Il campione del mondo è costretto a casa da una frattura al perone per la quale, per usare le parole del dottor Mir, “una persona normale ci metterebbe 6 settimane a guarire, ma a lui ne basteranno al massimo tre o quattro”. Calcolatrice alla mano, significa che il 23 marzo in Qatar ci sarà senza problemi per la prima gara, ma forse con 6 giorni in meno di test degli altri, almeno che non voglia rischiare fra una settimana di essere a Phillip Island.

OCCASIONE PER YAMAHA E PEDROSA – Gli avversari dovranno riuscire però a sfruttare al meglio l’opportunità riservata loro dal destino, perché agli inizi di febbraio Marc aveva semplicemente dominato i primi test e la lepre era stata imprendibile per i cacciatori. A sorpresa, era stato Valentino Rossi il rivale più concreto e anche l’unico dei big – oltre al campione del mondo – a mettere insieme una simulazione di gara. Il Dottore negli scorsi giorni è stato nelle Filippine per un evento promozionale e ora può concentrarsi sulla Malesia. Per sua stessa ammissione, ora sta lavorando – finalmente – sui particolari, che in un campionato al livello della MotoGP sono quelli che marcano il segno tra una vittoria e una sconfitta. Il morale è dalla sua parte e ora è chiamato a fare quell’ultimo passo che nella scorsa stagione, nel motivo o per l’altro, non gli è riuscito.

Jorge LorenzoAnche perché sarebbe ingenuo mettere fuori dai giochi Lorenzo e Pedrosa. Il maiorchino, in ritardo con la preparazione atletica e alle prese con un’erogazione scorbutica della M1, a Sepang 1 ha comunque piazzato il terzo tempo assoluto. Se questo sono i suoi risultati ‘deludenti’, gli avversari non possono dormire sonni tranquilli. Jorge probabilmente vorrà e saprà riscattarsi e gli ingegneri Yamaha hanno lavorato per riuscire con l’elettronica a fargli ritrovare quella morbidezza alla prima apertura del gas che gli è mancata. Non manca invece nulla, tecnicamente, a Dani, autore di una partenza da diesel. Tolta la ruggine, il catalano della Honda potrà dire la sua e forse avere il box tutto per lui sarà una spinta in più. Pedrosa ha sempre sofferto i compagni di squadra, ma quando si è trovato a giocare da punta raramente ha sbagliato.

DUCATI, IL MOMENTO DELLE RISPOSTE – Completamente diversa la situazione per la Rossa e i suoi piloti. Per Ducati Sepang sarà l’ultimo banco di prova prima della decisione finale: se correre con le specifiche Factory o quelle Open. La bilancia pende sulla seconda opzione e probabilmente i piloti in Malesia proveranno con mano anche la moto nella nuova configurazione. La mossa è stata pensata in inverno e sembra quella giusta per potere portare avanti uno sviluppo a 360° della moto.

Andrea Dovizioso con Gigi Dall'IgnaLa D16 che scenderà in pista domani avrà probabilmente qualche piccola novità e per Dovizioso, Crutchlow e Iannone sarà importante continuare a ricavare le stesse buone sensazioni dell’ultima volta. La GP14 non è ancora la moto del futuro, ma la base su cui costruirla e servono fondamenta solide per non vedere crollare di nuovo il castello.

OPEN, HONDA ATTESA AL RISCATTO – Dopo la partenza sprint di Sepang 1, Aleix Espargaró è l’uomo nel mirino di tutti i piloti Open. Lo spagnolo sulla M1 di Forward (al centro delle polemiche per non rispettare in toto la filosofia della nuova categoria) sul giro secco era stato un fulmine e, grazie anche alla gomma dedicata, si era preso anche lo sfizio di mettersi alle spalle fior fiore di Factory. L'obiettivo per lui sarà quello di lavorare sulla nuova elettronica Marelli, per trovare costanza sul ritmo.

Devono invece risalire la china i piloti Honda. La faccia di Hayden dopo i primi tre giorni di test non lasciava dubbi sulla sua delusione. Nakamoto ha parlato di ancora una scarsa confidenza su una moto ‘difficile’, ma intanto i 3 decimi di differenza tra Factory e Open a Motegi, sono stati corretti in un secondo a Sepang. Guardando il cronometro, c’è da trovarne ancora uno. A Tokyo hanno tutto quello che vogliono per trasformare la moto, bisognerà vedere se ci sarà anche la volontà.

Per ultimo, il capitolo assenti. A Sepang non ci sarà Abraham, ancora alle prese con la riabilitazione della spalla. Salterà i test anche PBM, i cui vertici hanno dichiarato di preferire continuare a lavorare a casa sulle moto. Infine, come abbiamo scritto, l’Aprilia ha rimandato il debutto stagionale nei test del Qatar. La causa sono i problemi economici del team Iodaracing e probabilmente a Losail (e forse per tutta la stagione) ci sarà il solo Petrucci.

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