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SBK, Sykes: un weekend di esperimenti

"L'assetto dei test non funzionava e due contatti di troppo. Bersaglio sulla schiena? spero di no"


Kawasaki ha raddrizzato il fine settimana australiano nella seconda gara mettendo i suoi due piloti sul podio, dopo una partenza al di sotto delle aspettative. Soprattutto il campione del mondo in carica, anche se su una pista che non ha mai digerito, non è sembrato essere quello schiacciasassi che in molti si aspettavano. Sykes lascia Phillip Island con un settimo e un terzo posto che gli restituiscono 16 punti di svantaggio dal capoclassifica Guintoli. “Questo weekend è stato quasi un continuo esperimento – spiega la situazione – Il problema è che l’assetto individuato nei test non funzionava. Non me lo aspettavo, come neanche che gli altri andassero così forte”.

Come se non bastassero i problemi alla sua ZX10-R, Tom si è ritrovato nella prima manche anche ai ferri corti con il suo compago di squadra. “Baz è entrato aggressivo alla curva 4 – racconta – e mi sono ritrovato vicinissimo a Davies che non poteva vedermi. Ho rischiato grosso, ma è stato solo un episodio di gara”. Dopo lo spavento, si è accorto che il suo ritmo non era a livello di quello dei migliori. “Nei test dopo 20 giri con la stessa gomma giravo ancora sotto il 1’31”, mentre oggi non ci sono riuscito, faceva più caldo e c’era più vento -  sottolinea – Inoltre ho avuto problema di blistering alla gomma posteriore”.

Una parziale quadratura del cerchio Sykes l’ha trovata fra le due gare. “Abbiamo fatto qualche modifica alla moto e non abbiamo sbagliato, mi sembrava addirittura di guidare su una pista diversa – le sue parole – Tutto sommato non è stato un fine settimana negativo, anzi è stato il migliore qui sulla Kawasaki”. Lasciarsi alle spalle l’Australia significherà anche trovare piste ben più congeniali a moto e pilota, “e non sono per nulla preoccupato”. Non cambieranno invece gli avversari, che – se ce ne fosse mai stato bisogno – hanno dimostrato di non volere fare nessuno sconto alla moto con il numero 1. “A inizio campionato sono tutti un po’ sovraeccitati – sorride Tom – Spero che essere campione non voglia dire portare un bersaglio sulla schiena, però ho rischiato grosso un paio di volte oggi”.

Di altro umore Loris Baz che si può godere il secondo posto provvisorio in campionato, oltre alla soddisfazione di avere messo per due volte dietro il compagno di box. “Ci voleva – esclama – questa settimana a Phillip Island non era iniziata per nulla bene. Sono caduto tre volte e i meccanici hanno avuto un bel po’ di lavoro per rimettere a posto la moto ogni volta. Li ringrazio. Non è stato immediato riprendere il ritmo, ma ce l’ho fatta”. Alla perfezione, considerando la piazza d’onore in Gara 2. “Merito anche della gomma anteriore, che ho cambiato – spiega – Nella prima gara ho usato la A, nella seconda la B, un po’ più dura e con cui riuscivo a guidare molto meglio”.

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