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SBK, Superpole: Guintoli (record) suona la prima

Giugliano e Melandri in prima fila, Canepa 10º. Caduta di Sykes, ottavo

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A Phillip Island, Sylvain Guintoli ha giocato a carte coperte nella prima Superpole della SBK. Il francese di Aprilia non era apparso in grande spolvero nelle libere, ma aveva assicurato di aver semplicemente "lavorato sul passo". Quando però ha dovuto cercare anche il giro secco, "Guinters" non si è tirato indietro ed ha siglato un 1'30.038 che migliora il precedente best lap di 1'30.234, fatto da Carlos Checa nella Superpole dello scorso anno.

Impresa compiuta anche da Davide Giugliano, secondo su Ducati davanti a Marco Melandri. "Stiamo facendo un buon lavoro, ho avuto buone sensazioni da subito", ha detto a caldo il pilota di Ducati.

"La moto andava molto bene ma abbiamo perso un'opportunità con una incertezza alla Siberia. Sono comunque contento di partire davanti", gli ha fatto eco il ravennate.

SUPERPOLE 2 – Giugliano è il più veloce in uscita dai blocchi con un 1'30.259. Il romano precede di misura Melandri (a 73 millesimi), Laverty, e Guintoli, mentre Sykes è inizialmente quinto.

Guintoli è il primo a tornare in pista con gomma da qualifica, con la quale leva sei decimi al proprio riferimento precedente e si porta in testa con un 1'30.0, già nuovo best lap di categoria (CHECA 2013). Risale la china anche il suo compagno di squadra Melandri (+0.294).

Più in difficoltà Davies, nono, che accusa una leggera imbarcata al curvone finale ma riesce per lo meno ad evitare la caduta. Copione identico per Canepa, che "spreca" un giro potenzialmente buono e rimane decimo, proprio davanti al gallese. Giugliano attacca con la nuova copertura, con il romano in grado anche lui di girare sotto al best lap precedente, ma Guintoli è irraggiungibile ed il romano deve accontentarsi del secondo posto. Va peggio a Sykes, che perde l'anteriore alla Lukey Heights e chiude anzitempo la sessione, fermo in ottava posizione.

SUPERPOLE 1 – Quattro SBK (Haslam, Elias, Corti e Toth) e sei EVO (Salom, Foret, Guarnoni, Andreozzi, Morais, Allerton) aprono la prima sessione. Haslam si porta subito in testa con un 1'31.3 per poi assicurarsi il passaggio con un 1'30.970. Salom sfrutta la gomma da qualifica mezzo secondo più veloce rispetto al mattino e si porta a +0.682, escludendo sorprendentemente Elias (+1.137) dalla SP2. Quarto tempo per Claudio Corti (+1.217), che partirà dalla quattordicesima casella davanti a Foret, Andreozzi, Guarnoni, Morais, Allerton e Toth.

FP4 – È Guintoli a fare la lepre all'apertura della pista, scendendo agilmente sotto all'1'31 con un 1'30.906. Lowes, dolorante alla caviglia sinistra dopo la caduta durante la FP3, è il primo degli inseguitori a soli 40 millesimi. Seguono Sykes, Laverty, Giugliano, Melandri, Rea, Davies e Haslam. Solo nove decimi separano i primi nove piloti.

Sul finale, Tom Sykes prova a riportarsi in testa con un 1'30.905 (il britannico non è ancora completamente a posto nell'ultimo settore), ma è Davide Giugliano a siglare la classifica dei tempi con un 1'30.712.

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