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SBK, Pirelli, Barbier: nessun "caso" gomme

"Chiarimento con i team. Il nostro interesse per lo sviluppo è salvo"

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L'articolo 2.4.7 del regolamento Superbike 2014, riguardante la fornitura degli pneumatici, ha creato un leggero scompiglio tra gli addetti ai lavori alla vigilia della "prima" di campionato a Phillip Island. Rispetto allo scorso anno, i piloti hanno a disposizione numericamente un treno di gomme in più, 14 posteriori e 10 anteriori, contro le 13 e 9 dello scorso anno. Tuttavia, dal momento che la fornitura include le due gare (lo scorso anno gli adesivi si applicavano solo fino al WUP, ed i piloti ricevevano due treni extra per le manche) di fatto, i piloti avranno un treno di gomme in meno.

"Tale scelta è stata discussa e ponderata insieme a FIM e Dorna nell'autunno dello scorso anno – ha spiegato il Giorgio Barbier, Direttore Racing di Pirelli Moto È frutto di una ricerca statistica condotta sui dieci anni di impegno di Pirelli come fornitore, che ha evidenziato come alcune squadre e piloti raramente utilizzassero tutti gli pneumatici a disposizione".

In altre parole, la scelta sarebbe motivata da una semplice volontà di ottimizzare l'utilizzo dei materiali.

"Abbiamo anche considerato i cambiamenti nel formato di libere e qualifiche, con 29 minuti in meno in pista per i piloti della SBK – ha aggiunto Barbier – Diciamo che in tanti non si erano accorti del cambiamento regolamentare, e forse la comunicazione è stata un po' confusa, ma abbiamo tenuto una riunione con tutte le squadre al giovedì, cercando di chiarire ogni dubbio ben prima dell'inizio delle prove".

La prima Superpole deve ancora essere disputata, ma proviamo a tracciare i nuovi scenari. Lo scorso anno, la SP era divisa in tre turni. Ciascun pilota aveva due gomme da qualifica a disposizione, che mirava ad utilizzare il più tardi possibile, cercando prima il tempo con pneumatici da gara. Fino a quattro o cinque di questi venivano utilizzati, magari anche solo per pochi giri. Con il nuovo formato in due turni (vedi MotoGP), i piloti avranno un solo posteriore da qualifica per turno (ad eccezione dei due qualificati dalla SP1 alla SP2, che ne riceveranno uno extra per la seconda sessione). D'altro canto, coloro in grado di accedere direttamente al secondo turno (i primi dieci) risparmieranno gomme passando meno tempo in pista.

"Adeguiamo la nostra fornitura alla regola nuova, con un occhio allo spettacolo ed allo sviluppo del prodotto. La nostra gomma da qualifica, come specifiche, era sostanzialmente la stessa da quattro anni per non confondere le squadre, mentre ora potremo divertirci e sperimentare un po' con nuove gomme. Per noi sarà un esercizio tecnico interessante. Per i piloti, un bel gioco".

Ogni cambio al regolamento porta solitamente i diretti interessati a pensare ai peggiori casi possibili. Per esempio, una ripartenza dopo bandiere rosse. Partendo dal presupposto che andranno "preservati" almeno due treni di gomme (slick e rain) per gara, i team sono preoccupati riguardo alla possibilità di tenersi un treno extra, di riserva, per le varie manche.

"In questo caso, il nuovo regolamento cambia. In passato ci sarebbe stato più bisogno di gomme nuove. Ora, in caso di bandiera rossa anche al primo giro, la distanza di gara viene ridotta a due terzi di quella originaria. A loro discrezione, i piloti potrebbero montare una gomma da gara utilizzata per meno di sette giri tra libere e qualifiche. Tenere gli pneumatici fino alla domenica è un loro diritto. E comunque, in casi eccezionali, la Direzione Gara potrà intervenire. Per esempio, se ce ne fosse bisogno e ne avessimo la possibilità, potremmo fornire una gomma extra a tutti i piloti".

Dunque, il regolamento non impedirà a  Pirelli di sviluppare nuove soluzioni per le derivate di serie.

"Il nostro interesse per lo sviluppo è salvaguardato, sia per quanto riguarda le gomme da qualifica che quelle da gara, che tra l'altro includeranno in alcuni casi soluzioni ad hoc per le EVO".

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