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SBK, Le cadute: Phillip Island non perdona

Molti piloti a terra, Scassa e Barrier KO. Il bollettino medico


Con l'esclusione dal calendario Superbike dell'Autodromo di Monza, Phillip Island resta con ogni probabilità la pista più veloce in calendario. Il miglior tempo fin qui, un 1'30.239 siglato da Tom Sykes, è stato effettuato all'impressionante velocità media di 177,449 km/h. A questi ritmi, ogni errore costa caro, e l'iconico tracciato australiano è noto per la sua "crudeltà" su moto e piloti.

Lo scorso anno, per esempio, Tom Sykes rimediò un infortunio al polso e costole durante i test. Carlos Checa ed Ayrton Badovini subirono conseguenze ancora più gravi, tanto che entrambe le Ducati ufficiali rimasero ai box nella seconda manche. L'incidente più spettacolare rimane però quello di Leon Camier, la cui Suzuki venne catapultata oltre le barriere di protezione nella doppia curva a sinistra che conduce al rettilineo d'arrivo.

Anche quest'anno, Phillip Island ha mantenuto la sua reputazione, mettendo a dura prova mente e fisico dei piloti della SBK e WSS. Sfortunato Sylvain Barrier, che ha riportato una micro-frattura al bacino. Destino avverso anche per Luca Scassa, al quale hanno diagnosticato una doppia frattura pelvica in seguito ad una caduta nel mattino. Per il francese su BMW EVO e l'italiano su Kawasaki, il debutto in campionato è quasi sicuramente rimandato ad Aragon.

Nella prima giornata di prove, poi, Michel Fabrizio ha riportato forti contusioni e dolori al collo e addome in seguito ad un high-side. Il romano resterà a riposo fino a venerdì, ma dovrebbe prendere regolarmente parte a prove e gara.

A terra anche Loris Baz (due volte, entrambe senza conseguenze), Alex Lowes, Leon Haslam, Alessandro Andreozzi, Claudio Corti (curva 11, piccola contusione nella zona sacrale), Peter Sebestyen (lussazione della spalla) e Jeremy Guarnoni (sub-lussazione della clavicola sinistra).

"Qui si accelera molto a moto piegata – ha spiegato semplicemente Marco MelandriLe gomme scaldano in una maniera diversa dal solito. Bisogna stare molto attenti".

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