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SBK, Test Phillip Island: zampata di Sykes

Il britannico a 5 millesimi dal record. Melandri 3º, sospetto infortunio per Scassa

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La seconda giornata di prove della SBK a Phillip Island è cominciata all'insegna dell'equilibrio al vertice. Fino a pochi minuti dal termine della sessione, ben nove piloti erano racchiusi in soli tre decimi, ma il campione in carica Tom Sykes ha dato la classica zampata sul finale siglando un 1'30.239 che ha mancato il record assoluto della pista (1'30.234 di Carlos Checa nella Superpole 2013) per soli 5 millesimi.

Il britannico su Kawasaki, capace di scendere per la prima volta (ma in quattro tornate su cinque totali) sotto 1'31 solo nell'ultima uscita, sembra aver trovato il bandolo della matassa lavorando sulle molle della forcella. Alle sue spalle ci sono l'esordiente Alex Lowes (Suzuki, + 0.289) e Marco Melandri (Aprilia, + 0.340). Il ravennate, rispetto a ieri, sembra aver trovato i decimi mancanti soprattutto sul passo, ora sceso a 1'31 basso, in linea con quello dei migliori.

Turno positivo anche per Davide Giugliano (quarto su Ducati, + 0.405), che ha lavorato sull'usura dello pneumatico posteriore (molto stressato sul tarmac della pista australiana) con risultati incoraggianti sia dal punto di vista della velocità pura (cinque tornate in 1'30) che della costanza di ritmo. Restano abbondantemente in partita anche Sylvain Guintoli (+ 0.527), Eugene Laverty (+ 0.528) e la coppia di Honda formata da Leon Haslam (+ 0.559) e Jonathan Rea (+ 0.574). Per Rea, la priorità rimane affinare l'erogazione ed il freno motore, anche perché ieri i suoi tempi variavano solo di tre decimi a seconda che montasse gomme nuove o usate. A terra senza conseguenze Loris Baz (nono su Kawasaki ed ultimo sotto al muro dell'1'31, staccato + 0.661).

Niccolò Canepa continua ad essere il riferimento nella EVO (undicesimo assoluto, + 1.134), dove è oltre mezzo secondo più veloce di David Salom (13º), Fabien Foret (14º) e Jeremy Guarnoni (15º).

Molte le cadute. Oltre al già citato Baz, Claudio Corti e Luca Scassa sono scivolati costringendo i commissari ad esporre brevemente le bandiere rosse. L'aretino del team Pedercini ha riportato una forte contusione all'anca ed è stato trasportato all'ospedale per accertamenti. Ai box Sylvain Barrier (sospetta frattura del bacino), Michel Fabrizio (in via precauzionale, dovrebbe saltare anche il turno pomeridiano per poi correre regolarmente) e Peter Sebestyen (lussazione della spalla).


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