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SBK, Test: Laverty fulmine a Phillip Island

Il pilota Suzuki a tre decimi dal best lap. Poi Baz, Sykes, e Giugliano

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Che Suzuki facesse sul serio, lo si era già capito a Portimão, dove la squadra guidata da Paul Denning aveva chiuso nelle prime due posizioni. Tuttavia, il tempo di 1'30.513 siglato da Eugene Laverty nelle prime due ore di test collettivi a Phillip Island ha già abbassato di oltre mezzo secondo il giro veloce in gara (sempre suo, ma con Aprilia) ed è vicino al best lap assoluto di 1'30.234 fatto da Carlos Checa durante la Superpole.

In tutto, il pilota di Toomebridge è sceso sotto al muro dell'1'31 in quattro occasioni, tre delle quali consecutive all'inizio di un'ultima run da otto giri. E questo senza il nuovo forcellone preparato da FTR, che debutterà a questo punto ad Aragon. A dargli più filo da torcere è stato fin qui Loris Baz (+ 0.244), leggermente più costante sul passo, comunque impostato sull'1'31 basso, ma autore di un'innocua scivolata alla curva 2. Terzo tempo (+ 0.350) per il campione in carica Tom Sykes, che è sceso per la prima ed unica volta sotto l'1'31 all'ultimo di 36 giri percorsi.

Il primo italiano in classifica è Davide Giugliano, stabilmente ai piani alti con la Panigale ufficiale e staccato di + 0.471. Sul passo, il romano accusa ancora qualche decimo (1'31 alto per lui), ma per lo meno i segnali positivi mostrati da Borgo Panigale durante l'inverno hanno trovato la prima conferma ufficiale.

Alle spalle di Giugliano c'è Marco Melandri (+ 0.879), che non ha ancora trovato l'assetto ottimale sulla RSV4 ufficiale ed ha fin qui lamentato un comportamento eccessivamente brusco della moto. Il ravennate ha comunque preceduto il compagno di squadra Sylvain Guintoli, il più veloce all'uscita dai blocchi, autore del sesto tempo (+ 0.955). Staccato di + 0.956, Chaz Davies è l'ultimo pilota a meno di un secondo da Laverty, seguito in rapida successione da Alex Lowes (scivolato alla curva 10), Leon Haslam, e Jonathan Rea.

A Niccolò Canepa (sulla Panigale del team Althea), undicesimo a + 1.691, è andato il primato della EVO. L'italiano, peraltro, ha staccato nettamente (+ 0.802) il rivale di categoria David Salom su Kawasaki. Alle loro spalle, arrancano ancora la MV Agusta di Claudio Corti (13º, + 2.574) e la RSV4 di Toni Elias (16º, + 3.614). Debutto in pista oggettivamente difficile per le 1190 RX di Buell, con Geoff May ed Aaron Yayes staccati rispettivamente di 7.639 e 9.143. Per quest'ultimo, una rottura sul finale del turno ha costretto i commissari ad estrarre le bandiere rosse. Fanalino di coda l'ungherese Peter Sebestyen sulla BMW EVO del team Toth, autore di un 1'42.242 staccato a inizio turno prima di cadere alla curva 2, rimediando una contusione alla spalle sinistra che non dovrebbe impedirgli di tornare in pista nel turno pomeridiano.


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