Per lo Sky Racing team di Valentino Rossi la stagione 2014 è iniziata ad Almeria, lo stesso circuito dove aveva debuttato lo scorso novembre. Tre giorni di test spagnoli sono serviti a provare le KTM versione 2014 e a oliare i meccanismi di un team appena nato. È stato anche il primo confronto con gli avversari, presenti in forza prima di trasferirsi la prossima settimana a Valencia. “Le moto sono state assemblate solo quindici giorni fa ed era importante provarle per i piloti”, fa il punto della situazione il team manager Vittoriano Guareschi.
Qual è stato il programma di questa tre giorni?
“E’ stato soprattutto un lavoro di messa a punto perché la moto nuova è diversa dalla 2013 e i vecchi setup non funzionano. Bagnaia ad Almeria aveva provato solo la KTM 2013 standard e qui per la prima volta è salito sulla nuova moto. Oggi abbiamo provato anche una posizione in sella diversa. Con Fenati siamo partiti dalla versione precedente per poi passare alla nuova. Questa mattina siamo riusciti a trovare il bandolo della matassa per l’assetto, stravolgendo la moto. Non dovevamo neanche girare, poi abbiamo deciso di approfittare delle buone condizioni per lavorare ancora. Romano ha fatto proprio oggi il suo miglior tempo (1’40”1, mentre Bagnaia ha girato in 1’40”2 ndr) e con la pista non velocissima”.
Il bilancio è quindi positivo?
“Assolutamente, andiamo a Valencia molto più a posto di quanto mi aspettassi. Direi che siamo già al 60, 70% della messa a punto ottimale”.
Questa sarà la moto con cui farete la prima gara in Qatar o sono attesi importanti aggiornamenti?
“La base è questa, lo sviluppo poi continuerà per tutto l’anno, soprattutto sulla ciclistica, perché per il motore il regolamento è più restrittivo”.
Come hai trovato i piloti?
“Hanno una voglia incredibile di correre e li capisco benissimo. Mi identifico con loro, anch’io alla loro età sarei andato in moto anche di notte”.
La squadra è appena nata, com’è la coesione interna?
“Sono molto soddisfatto, abbiamo bisogno di un po’ di tempo gli uni con gli altri e ora lo faremo per tre settimane. Mangiare insieme, organizzare i viaggi, sono tutte piccole cose, anche scontare, che però servono a ‘fare gruppo’. Le due squadre di tecnici sono molto collaborative e gli uomini KTM sono molti presenti, è di aiuto perché la competizione è alta”.
Guardando agli avversari hai già individuato i più pericolosi?
“Honda è arrivata con quattro piloti e uno spiegamento di forze ‘stile MotoGP’. C’era anche il team del CEV che porterà avanti lo sviluppo della nuova moto. Quindi metto Rins e Marquez fra i favoriti, poi Kent, Miller e Antonelli sicuramente. Mi aspetto forte anche Oliveira con la Mahindra. Diciamo che ci sarà un gruppo di dieci piloti che potranno puntare al titolo e sono sicuro che saremo lì in mezzo a giocarcela”.