Con il 2016 terminerà l'attuale contratto di fornitura dei motori per la Moto2 e sembra che alcuni costruttori, tra cui la KTM, siano interessati ad entrare in questa categoria.
"Se vogliamo progettare, costruire e provare un nuovo motore per il 2016 , abbiamo due anni duri davanti", ha detto Pit Beir, di KTM Racing.
Sono in molti a spingere per una liberalizzazione dei motori in Moto2. Così infatti la classe è vista come una "Honda Cup" più che come una categoria di campionato del mondo adatta a sostituire la gloriosa 250 2 tempi.
Carmelo Ezpeleta ovviamente non è d'accordo.
"Marquez e Bradl - ha dichiarato a Motocuatro - mi hanno detto che la Moto2 e molto meglio della 250 e prepara bene alla MotoGP. Non c'è fretta di prendere una decisione, abbiamo tutto il 2014 per farlo, così i costruttori avranno tutto il 2015 per costruire nuovi motori. Questi, comunque, dovranno garantire che il costo dei propulsori rimanga agli attuali livelli. Attualmente il rapporto prezzo-prestazioni in Moto2 è molto buono. Se trovassimo un altro produttore in grado di garantirci la stessa qualità di oggi potremo cambiare fornitore unico. Se vedremo l'opportunità di aprire a più marche potremo farlo, ma dobbiamo evitare la crescita dei costi".
Ciò che Ezpeleta non dice è che, a fronte di una generale diminuzione di interesse dei media per il motociclismo, le due classi cadette, Moto2 e Moto3, sono virtualmente sparite dai quotidiani. E non a causa dello scarso spettacolo.
La Moto2 in particolare soffre di una mancanza assoluta di interesse da parte delle case, il che è ovvio pensando che si tratta di fatto di un monomarca.
I telaisti presenti, difatti, non sono una realtà economica e non hanno alcuna influenza sul mercato, a differenza di quanto accadeva con Aprilia, che di fatto monopolizzava la cilindrata con la sua 250, ma quantomeno aveva alle spalle il Gruppo Piaggio.
Ricordiamo a proposito che proprio per diversificare Aprilia si è schierata anche con i marchi Gilera e Derbi.
Questa è l'importanza di avere un grande costruttore alle spalle.
Attualmente il mondiale marche della Moto2 è assolutamente privo di interesse, ancorché solo commerciale. Un fattore, in questi tempi di crisi di vendite, assolutamente da non sottovalutare e che la Federazione Motociclistica Internazionale ed il suo Presidente, Vito Ippolito, dovrebbero valutare nel lungo periodo.