La Ducati è già in pista in Malesia per i test definiti da Gigi Dall'Igna 'Sepang Zero'.
Si tratta di una due giorni di test riservata ai collaudatori delle case impegnate nel mondiale MotoGP.
Dal 4 al 6 febbraio poi scenderanno in pista i piloti ufficiali.
Michele Pirro, il collaudatore della casa bolognese, ha a disposizione una GP13 ed una GP14 per effettuare dei test comprativi e rendersi conto, sulla medesima pista, dei progressi ottenuti dallo sviluppo.
Queste prime prove, così come le successive di inizio e fine febbraio sull'autodromo malese serviranno alla Rossa per definire una base per la GP14.
Il passo successivo, una volta ottenuto il massimo rendimento dal nuovo materiale, sarà quello di effettuare un test comparativo con la GP14 in versione 'Open', con serbatoio da 24 litri ed un maggior numero di motori a disposizione. Propulsori, peraltro, che non dovranno essere subito punzonati tutti nell'apertura iridata di Losail, in Qatar, ma potranno anche essere profondamente rivisti in seguito.
E' questo il principale vantaggio della nuova categoria Open, oltre a quello intrinseco del maggior numero di motori a disposizione e dei 4 litri di carburante in più.
Esistono invece dubbi sul vantaggio, pure stimato in circa sei decimi, sull'utilizzo di comme più morbide preparate appositamente dalla Bridgestone. Queste infatti avevano ragione di essere con le CRT,, che dispondevano di motori meno potenti, attorno ai 220 cv.
Le coperture più tenere, infatti, potrebbero non reggere con i motori Open - dei veri e propri prototipi, anche se in alcuni casi senza alcune sofisticazioni come le valvole pneumatiche - che dovrebbero erogare comunque attorno ai 250 cv.
La prima giornata di test è stata asciutta, ma con una elevata temperatura ambientale che ha disturbato i tester, come ha sottolineato Pirro con un tweet.