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SBK: BMW rilancia la sfida nella EVO

Squadra italiana già campione nella Stock. Barrier: "Devo adattarmi alle gomme"

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Molta curiosità aleggia intorno alla neonata categoria EVO, destinata (anche se probabilmente con specifiche tecniche riviste) a sostituire la Superbike attuale a partire dal 2015. Una delle squadre candidate di diritto ad un ruolo di protagonista nella nuova classe è senza dubbio quella di BMW Italia, composta dagli stessi uomini che hanno centrato il titolo della Stock1000 lo scorso anno con Sylvain Barrier, che esordirà a tempo pieno in classe regina.

"Abbiamo fatto solo un test quindi non so ancora cosa aspettarmi – ha dichiarato il 25enne francese – Ma conosco bene sia la moto che la squadra, quindi sono ottimista. La cosa più difficile sarà trovare la giusta confidenza con le gomme, oltre che sospensioni e freni. A Jerez, quando ho corso da wild-card, non ho avuto abbastanza tempo".

Il campione in carica della Stock, dallo stile di guida aggressivo, era solito preferire assetti molto rigidi. Con il passaggio alla EVO, Barrier ha impostato un programma di lavoro con i propri tecnici per adattarsi alle diverse specifiche tecniche.

"Stiamo pensando a come ammorbidire la moto per sentire, e sfruttare, meglio le gomme – ha aggiunto Barrier – Un'altra sfida importante sarà quella di imparare in fretta i tracciati dell'Australia, Malesia, Russia, Sudafrica e Stati Uniti, tutte piste dove non ho mai corso prima. Nella EVO penso di giocarmela con Canepa, Foret e Salom. Non penso che in condizioni normali potremo mai impensierire le SBK, abbiamo 25 cavalli in meno, ma magari in un giorno di pioggia potremo prenderci delle belle soddisfazioni e forse anche salire sul podio".

Intanto, il cambio regolamentare è servito ad ampliare a 24 il numero dei piloti in pista, che diventeranno 26 in caso di accettazione da parte della FIM della richiesta di omologazione di Bimota. Segno che risparmiare, anche se poco, aiuta.

"I costi di logistica e personale rimangono pressoché invariati e costituiscono la maggior parte del budget di una squadra che fa un mondiale – ha osservato il team manager Piero Guidi Il risparmio si ottiene sullo sviluppo di motore ed elettronica, ma anche avere sospensioni e freni a prezzo concordato aiuta. Sicuramente, vedere tante adesioni è positivo. Noi siamo pronti".

Squadra che vince, non si cambia. Accanto a Barrier continueranno infatti ad esserci Rossano Innocenti (responsabile della preparazione dei motori) e Gerardo "Dino" Acocella (che ha seguito fin dall'inizio il progetto SBK della Casa tedesca).


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