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SBK, Foti: l'arma in più di Ducati? Il cuore

Il team manager: "Dai piloti ai tecnici, lavoriamo uniti e con passione"

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In attesa della "prima" di campionato fissata per febbraio a Phillip Island, gli imminenti test privati della Superbike nella penisola iberica rappresentano un crocevia importante per i vari reparti corse per capire se la direzione imboccata durante il lungo inverno fosse o meno quella giusta.

Non fa ovviamente eccezione Ducati, reduce dal proprio anno storicamente peggiore dal punto di vista dei risultati in SBK ma altamente rimaneggiata nella formazione sia dal punto di vista dei piloti (con Davide Giugliano e Chaz Davies) che dell'organizzazione (team interno e gestione sportiva affidata a Feel Racing, azienda con sede a pochi chilometri da Bologna) con Serafino Foti ad affiancare Ernesto Marinelli (direttore del progetto SBK) in veste di team manager.

A Jerez la Panigale si era avvicinata alle rivali a quattro cilindri, ed a Portimão la sua competitività verrà ulteriormente soppesata, seppur in assenza della moto campione del mondo, ovvero la Kawasaki (impegnata ad Almeria).

"Abbiamo lavorato molto sul bilanciamento della moto con il feedback dei test di novembre – ha dichiarato FotiOvviamente vogliamo migliorare, e a stiamo affinando un po' tutte le informazioni raccolte per metterle insieme e fare una buona base, ma in Ducati stanno lavorando su tutti i fronti e con grande tenacia".

L'unione tra Ducati e Feel Racing non è nuova ed ha dato ottimi risultati in passato con 17 titoli dal 1988 al 2010, e la speranza è ovviamente quella di avviare un nuovo corso di successi.

"La maggior parte dei nostri uomini avevano lavorato sulla 1098, ed abbiamo fatto una rotazione nei test per permettere loro di prendere confidenza con la moto nuova mentre completavamo la riorganizzazione interna a Crespellano con Daniele Casolari".

Oltre a Ducati (con la quale ha lavorato dal 2006 al 2009), Foti conosce bene anche i piloti incaricati di riportare in alto la Panigale.

"Con Davide ci rincorrevamo da tempo, da quando facevamo la Stock con il Ducati junior team, anche se poi non abbiamo mai lavorato insieme – ha confessato il team manager – Ha molta voglia di fare e fame di risultati, è un ragazzo sanguigno, di grande talento e cuore. Con Chaz ho già lavorato in BMW, è più inglese, freddo e difficile da interpretare dal punto di vista delle emozioni. È molto tranquillo, anche nei momenti difficili, che è una dote. Entrambi non corrono per partecipare, ma per vincere".

Gli ingredienti per la riscossa sembrano esserci, ma solo il cronometro potrà dare conferme o smentite. Foti, tuttavia, ha già individuato un valore aggiunto.

"Con Ducati non ho solo lavorato ma anche corso in passato, quindi a livello affettivo mi dà una marcia in più. Tornare insieme è per me un piacere e un onore, e cercheremo di fare il meglio possibile. La squadra è collaudata e la conosco. Con Ernesto Marinelli e tutto il gruppo Ducati mi trovo molto bene, sono tutti molto appassionati. L'entusiasmo c'è, e vogliamo provare a vincere. Non sarà facile vista la concorrenza, ma ce la metteremo tutta. L'importante è avere persone che lavorino tutte nella stessa direzione con una mentalità positiva e costruttiva. Risolvere problemi invece che crearne, restando con i piedi per terra".

Tra pochi giorni, le prime risposte del 2014.

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