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MotoGP 2014, Phillip Island, gara: la carica dei 250 di Valentino

Il Dottore festeggia i 250 GP nella classe regina con un podio tutto Yamaha!

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Valentino Rossi ha celebrato alla grande il suo 250esimo GP nella classe regina: il "Dottore" ha firmato la seconda vittoria stagionale a Phillip Island, consolidando il suo secondo posto nella classifica iridata della MotoGP. Per la prima volta dal 2010, dunque, il pesarese riesce a centrare più di un successo nello stesso campionato, ma soprattutto ha permesso alla Yamaha di continuare il suo filotto di vittorie, portandolo a quattro successi. Senza dimenticare che ha migliorato ancora una volta il suo record di oltre 18 anni passati tra la prima e l'ultima affermazione. Per questo quella di oggi è una vittoria che si è goduto ancora di più rispetto a quella di poco più di un mese fa sul circuito di casa: "A Misano ero più emozionato, quasi commosso, ma qui me la sono proprio goduta. Alla fine sono stato proprio io a dare fastidio a Marquez e Lorenzo".


Non si può negare che Marc Marquez gli abbia dato un bell'aiutino, perché il campione del mondo ha steso la sua Honda in staccata alla curva 10 quando mancavano una decina di giri al termine e sembrava lanciatissimo verso il record di 12 vittorie stagionali. Non avendo più nulla da perdere, evidentemente "El Cabronsito" ha chiesto troppo alla sua RC213V e ne ha pagato le conseguenze.


A Valentino però va il merito di aver sfoderato una bellissima rimonta dalla terza fila in griglia, riportandosi al terzo posto in pochissimi giri. Poi ha dato vita ad un grande duello con Jorge Lorenzo per buona parte della gara. Alla fine però ha fatto la differenza la sua miglior gestione degli pneumatici (entrambi montavano la extra soft all'anteriore), che gli ha consentito di prendere il largo nel finale, conquistare la sua ottava vittoria sul tracciato australiano (era da 10 anni che non si imponeva qui) di portare a 8 punti il suo vantaggio in classifica sullo spagnolo.


Tra le altre cose il maiorchino deve anche ringraziare le disavventure altrui se è riuscito a portare a casa il secondo posto: all'ultimo giro Cal Crutchlow ha mandato in fumo una gara strepitosa, che lo aveva visto risalire fino alla piazza d'onore con la sua Ducati, dopo che un contatto con Andrea Iannone lo aveva attardato nelle primissime tornate.


Il britannico poi aveva retto praticamente il ritmo delle due M1, ma alla curva 4 ha vanificato tutto perdendo l'anteriore della sua GP14. Un vero peccato per Cal e per la Ducati, che comunque ha ribadito ancora una volta il grande momento di crescita della Rossa. Stesso discorso che vale anche per Pol Espargaro, caduto una paio di giri prima nello stesso punto, proprio quando sembrava vicinisso ad andare a riprendere Lorenzo e a conquistare quindi il suo primo podio in MotoGP.


Un primo podio nella top class che invece è arrivato per Bradley Smith, che quindi ha completato una bellissima tripletta per la Yamaha. Più staccata poi la Ducati di Andrea Dovizioso, alla fine quarto su una pista che non ha mai gradito più di tanto, davanti alla GP14 di un ottimo Hector Barbera, che ha così conquistato la vittoria tra le "Open", togliendosi anche la soddisfazione di chiudere davanti alla prima Honda, che è stata quella di Alvaro Bautista.


All'elenco dei ritirati vanno infatti aggiunti anche Dani Pedrosa e Stefan Bradl: lo spagnolo è stato centrato da Andrea Iannone (per lui c'è una contusione all'anca sinistra) alla curva 4 dopo pochi giri ed è stato costretto a fermarsi per un taglio sulla gomma posteriore. Il tedesco invece si è rovinato con le sue mani, commettendo lo stesso errore del collega di Vasto e abbattendo così anche Aleix Espargaro. Un peccato per lo spagnolo, che era nel trenino in cui c'era anche Bradley Smith, quindi avrebbe potuto dire la sua per il podio.


Tutti questi ko hanno regalato quindi una bella soddisfazione anche ad Alex De Angelis, che con la sua Forward Yamaha "Open" si è arrampicato fino alla nona posizione. Punti anche per la ART-Aprilia di Danilo Petrucci, 12esimo sotto alla bandiera a scacchi.

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