Yamaha all’attacco a Phillip Island, con due Factory e una Open che hanno messo a ferro e fuoco il circuito australiano. Il migliore alla fine è stato Aleix Espargarò che grazie alla gomma morbida concessa dal regolamento ha messo la sua moto davanti a tutti. Lo spagnolo ha fatto segnare il miglior tempo in 1’29”749, riferimento ancora lontano da record della pista di 1’28”108, nonostante le buone condizioni atmosferiche.
Sotto il muro del 1’30” anche Jorge Lorenzo, che ha piazzato la sua M1 a solo 160 millesimi di distanza da quella di Aleix, dimostrando che su questa pista si trova molto bene. Lo stesso si può dire per Andrea Iannone che, senza usare la gomma extra morbida al posteriore, ha portato la Ducati in terza piazza. Il distacco è sotto i tre decimi e il pilota Pramac si è dimostrato costante in tutto l’arco del turno.
Come anche Valentino Rossi, autore di una sessione di grande concretezza. Il pesarese è a tre decimi dalla vetta ma la sua posizione non è stata frutto di un solo giro tirato. Anzi, ha dimostrato buon ritmo e anche di soffrire leggermente nell’ultima parte del circuito.
Quinto è Marc Marquez, che aveva uno spettatore speciale nel suo box: Casey Stoner che ieri ha compito 29 anni e oggi è venuto a salutare i vecchi amici in circuito. Se il campione del mondo non ha particolarmente brillato, peggio ha fatto Dani Pedrosa, solo nono e con il fiato di Bradl sul collo.
Interessante è invece il sesto tempo di Dovizioso (+ 0”634) perché Andrea è stato l’unico pilota a utilizzate la nuova gomma anteriore asimmetrica, mentre i suoi colleghi hanno deciso di provarla nel pomeriggio. Le Ducati, comunque, a Phillip island sembrano in forma e Crutchlow è settimo, mentre Hernandez 12°.
Ottavo tempo per Smith, mentre il compagno di spalle Pol Espargarò è 11°. Migliore delle Honda Open quella di Hayden, 13°, che precede Barbera, Redding, Abraham e un Bautista (17°) praticamente irriconoscibile. Alex De Angelis, fermato a inizio turno da un inconveniente tecnico, è 18° mentre Danilo Petrucci è 20°. Da segnalare una caduta alla prima curva per Parkes (22°).
LA CLASSIFICA