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6 Moto nate nel periodo sbagliato

Così avanti da essere state snobbate inizialmente, per poi venire considerate solo dopo anni per aver anticipato le mode

Moto - News: 6 Moto nate nel periodo sbagliato

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1. GILERA NORDWEST 600
La mamma di tutte le supermotard e dei crossover con ruote stradali e assetto off-road. È una delle più palesi dimostrazioni di come un modello non tanto amato all'inizio perchè poco in linea con i gusti del periodo, venga rivalutato e innalzato a mito solo dopo molti anni. Il motore era un classico monocilindrico 600 da fuoristrada, in grado di erogare 49,5 CV a 7.250 g/min, per una coppia massima di 51 Nm a 5.500 g/min. Dalla presentazione nel 1991 sono dovuti passare quasi 8/10 anni per vedere le strade piene di supermotard. 


2. DUCATI SPORTCLASSIC
Era una gamma composta da tre moto, la Sport 1000, la Sport 1000 S e la GT 1000. Tre cafe racer costruite sulla base della Ducati Supersport, le prime due molto sportive e scomodissime in città e l'ultima adatta al turismo sportivo. Inutile dire che il prezzo alto e quello stile "vecchiotto" non piacque e Ducati le ritirò ben presto dal commercio annunciando il flop. Nel giro i 5 anni è esploso in tutto il mondo il fenomeno Cafe Racer e Vintage ed ecco tutti di nuovo alla ricerca di queste moto. L'errore di Ducati è stato solo quello di averle presentato troppo presto.


3. APRILIA MANA
Accolta tiepidamente al lancio, arriva dopo una generazione di supersportive e di motori rotax. Facile immaginare che una moto dal look un po' anonimo e contenuti da commuter non abbia ricevuto le attenzioni degli affezionati Aprilia. Ciò nonostante il suo bicilindrico 850 era ottimo per elasticità e coppia, ma ancora più importante era il cambio automatico CVT a variazione continua e un profondo pozzetto al posto del serbatoio, con il carburante spostato sotto la sella. Nessuno la calcolò e uscì presto dal mercato, qualche anno dopo Honda uscì con la serie NC con cambio automatico/doppia frizione e vano portacasco nel serbatoio. È tutt'ora un successo. In Aprilia si mangiano le mani per non aver sfruttato al meglio l'occasione.


4. TUTTE LE MOTO TURBO
Un argomento più volte dibattuto da tutti gli appassionati. "Belle le moto turbo, peccato che non stavano in strada!", è un sentimento comune e decisamente reale, che sottolinea quanto le turbo di inizio anni '80 fossero una manovra di marketing spinta dall'eco della Formula 1 e delle prime auto stradali sovralimentate. Ciclistiche non adatte a reggere la botta di coppia del "turbo lag" e ancora poco affidabili. Morirono vittime di se stesse poi a distanza di 30 anni... come per magia... la Kawasaki Ninja H2!


5. HONDA DN-01
Difficile inserire questa moto in una categoria precisa, così come è difficile capire se è un flop in senso assoluto o se - come in questa classifica - sarà ricordata in futuro come una moto cult che ha avuto la colpa di nascere troppo presto. Per il momento, la cruiser futuristica con cambio automatico e posizione di guida da scooter, è ancora conosciuta come "lo squalo" o "la melanzana" e non raccoglie i consensi dei più. Tecnicamente è stata anche lei fra le prime moto automatiche del mercato, quindi in un certo senso è già mamma delle NC/Integra.


6. BIMOTA MANTRA
Naked o semicarenata? difficile capirlo, anche se la si guarda con attenzione. La Bimota Mantra è stato un esperimento su cui l'azienda romagnola ha investito molto, cercando di rivoluzionare il mondo delle moto con un design azzardato e futuristico ma meccanica ducati classica e telaio in grossi tubi. La missione era di quelle rischiose... o piace o fa schifo. Indovinate come è andata? Eppure a distanza di oltre 10 anni, il vezzo estetico del momento è la targa sospesa sulla ruota posteriore e ancorata al forcellone. Tutto torna, la Mantra è stata davvero una moto che ha anticipato di gran lunga la moda.


Quali sono, secondo voi, le altre moto nate in un periodo storico sbagliato?

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