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MotoGP 2014, Brno, Q2: spettacolo Ducati, ma dietro a Marquez

Dovizioso e Iannone inseguono lo spagnolo, alla sua nona pole stagionale

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Marc Marquez non sbaglia e centra la nona pole stagionale durante le qualifiche del Gp della Repubblica Ceca della MotoGp. Il campione del mondo con la Honda HRC è arrivato a sfiorare il recordo della pista di Brno con il tempo di 1'55"585, solo 52 millesimi peggio del primato ottenuto nel 2013 da Cal Crutchlow. Lo spagnolo al momento più opportuno ha ripristinato le gerarchie solite: Daniel Pedrosa sembrava in grado di mettere in gioco la sua supremazia e, invece, il catalano dell'HRC si è dovuto accontentare del quinto tempo che gli vale solo una seconda fila.


A stupire a Brno non è stato l'eccelso Marc Marquez, quanto le Ducati: la Casa di Borgo Panigale ha messo ben due Desmododici in prima fila, affiancando ad Andrea Dovizioso, che ha ripetuto la prestazione di Indianapolis, anche Andrea Iannone. La crescita della Ducati è indiscutibile: oltre al motore Evo e alla carena più stretta è arrivato in Repubblica Ceca anche un nuovo scarico che ha permesso ai due Andrea (il primo della squadra ufficiale e il secondo del team satellite Pramac) di insidiare il primato dell'imbattibile Marquez. Questa volta la Honda HRC è a poco più di un decimo: la Rossa ora ha trovato la prestazione, bisognerà vedere quale sarà invece la sua durata in gara. Andrea Dovizioso è parso molto soddisfatto perché questa volta la seconda piazza l'ha ottenuta girando da solo, mentre a Indianapolis aveva sfruttato la scia del poleman, situazione che ha saputo sfruttare a proprio favore proprio Iannone che ha fatto da "ventosa" sullo spagnolo.


La seconda fila è monopolizzata da Bradley Smith con la migliore Yamaha quella del team satellite Tech 3: il britannico è arrivato ad appena 4 millesimi di secondo da Iannone con un giro perfetto. La grande delusione è stato Daniel Pedrosa: il compagno di squadra del campione del mondo ha illuso nelle prove libere, stando davanti a Marc Marquez, ma il catalano è uscito dalla contesa nel momento risolutivo delle qualifiche: il quinto posto in griglia è deludente, anche se il distacco dalla vetta è di appena 277 millesimi.


Se "Camomillo" non ha convinto, chi ha mancato la prova è stato Jorge Lorenzo: il maiorchino non è mai riuscito a trovare un buon assetto per la M1 ufficiale e ha fatto modifiche importanti fra l'ultima sessione di libere e la Q2: un azzardo che non deve aver pagato, per cui si trova a chiudere la seconda fila.


Certo ha fatto meglio di Valentino Rossi che è settimo a soli 6 millesimi da Jorge, ma il Dottore ha l'attenuante della brutta caduta che lo ha visto protagonista nell'ultima sessione di libere. Il campione di Tavullia si è prodotto una profonda escoriazione al dito migliolo della mano sinistra, proprio mentre era risultato il più rapido della FP4, segno che l'italiano aveva trovato il bandolo della matassa nella messa a punto della M1, mentre Jorge sembra ancora soffrire un set up non in ordine. Vale è tornato subito in sella (ha fatto molta fatica a infilare il guanto sinistro), ma non ha dato il meglio di sè perché ancora dolorante e piuttosto arrabbiato per l'errore commesso. Domani potrebbe essere uno dei grandi protagonisti della gara che si preannuncia molto interessante, considerato che le Ducati non avranno la capacità di resistere al passo di Marquez fino alla fine.


La top ten è completata da Stefan Bradl, ottavo con la Honda LCR, dopo essere rientrato in Q2 con la migliore prestazione in Q1 e dai due fratelli Espargaro: Pol, in sella alla seconda Yamaha M1 del Tech 3 ha fatto meglio di Aleix con la Open della Forward Racing.

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