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Rca al Sud: meno cara in futuro?

Assicurare una moto nel Meridione costa un occhio della testa, ma le cose potrebbero cambiare

Moto - News: Rca al Sud: meno cara in futuro?

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Oggi, le Rca bloccano il mercato delle moto, specie al Sud: per esempio un neopatentato deve sborsare cifre folli per assicurarsi, in particolare a Napoli e Caserta, le zone dove l’incidentalità e il tasso di truffe è più elevato. Idem i motociclisti virtuosi, che non causano mai sinistri. Ecco perché al Senato, il viceministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, a nome del Governo, ha assunto l’impegno a recepire i contenuti dell’emendamento Cuomo nel disegno di legge sulla Competitività: meno discriminazioni territoriali per la Rca.


Se ne parla a settembre


La novità è delle scorse ore, ma ora c’è la pausa estiva (eppure il premier Renzi parlava di una sforbiciata alle ferie degli onorevoli e dei senatori…), e quindi se ne parla a settembre. Il senatore del Pd Vincenzo Cuomo è perentorio: “Si tratta di un risultato al quale hanno contribuito anche i gruppi di opposizione, come M5S. E i tantissimi senatori campani e di tante altre Regioni e anche colleghi come Sergio Puglia, di M5S, evidentemente superando ogni logica di appartenenza politica nel superiore interesse dei guidatori. In questo modo, non si scaricherà sugli onesti il peso delle truffe che si verificano nel settore in Campania”.


Ma c’è il no dell’Ania


Il Codacons giudica positivamente l'impegno annunciato oggi dal Governo a recepire i contenuti dell'emendamento Cuomo per evitare tariffe rc auto diversificate su base territoriale, che attualmente penalizzano gli automobilisti virtuosi della Campania e di altre città del Sud Italia. “Siamo favorevoli a modificare una prassi che danneggia pesantemente gli automobilisti del sud Italia, anche quando questi sono virtuosi e non causano incidenti - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Le tariffe Rca, però, vanno allineate al ribasso; non vorremmo che l’eliminazione della diversificazione su base territoriale venga interpretata adeguando i prezzi delle polizze del resto d’Italia a quelli praticati a Napoli e in Campania. In tal senso, il Governo deve garantire massima vigilanza per evitare furbate e distorsioni del mercato assicurativo”. Ricordiamo tuttavia che la Confindusteia delle Assicurazioni, l’Ania, è fortemente contraria a questo tipo di tariffa che non consente diversificazioni in base al territorio: per le Compagnie, sarebbe una norma contraria anche ai princìpi dell’Unione europea.

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