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Multe astronomiche: ecco la classifica dei Comuni che "guadagnano" di più...

Milano, Firenze e Bologna al top, mentre i meno sanzionati sono i cittadini di Taranto, Isernia e Caserta

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Prendi un Codice della Strada spesso poco chiaro, con norme interpretabili in mille modi. Mettici che i Comuni hanno un disperato bisogno del denaro degli utenti della strada per far fronte a buchi di bilancio da paura. Il risultato è un cocktail indigesto: incassi degli enti locali da capogiro. Il rapporto del Sole 24 Ore è implacabile: Milano capitale delle multe, e anche unico caso fra le grandi città, in cui non si avverte la moria delle riscossioni che nei primi mesi del 2014 è stata registrata in quasi tutta Italia, complice lo stop quasi semestrale alla riscossione (terminato il 16 giugno) imposto dalla sanatoria delle vecchie cartelle. Palazzo Marino, nel 2013, ha intascato addirittura 132.307.730 euro grazie alle multe. Francamente pazzesco. Siamo a una media di 170,5 euro per patentato.


La replica stizzita di Milano


Ovviamente, con un comunicato scritto in un linguaggio molto "politichese e burocratese", Milano non ci sta. “Sono i cittadini i primi a chiedere un sempre maggiore controllo per la sicurezza sulle strade. Le multe sono un efficace strumento di prevenzione, come dimostra anche il calo del 25% degli incidenti a Milano negli ultimi due anni. Controllo della velocità e diminuzione del traffico sono fondamentali, per questo il 60% delle contravvenzioni provengono da telecamere”, dichiara Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale. Sarà. Ma i cittadini chiedono strade sicure, asfalto in buono stato, nessuna trappola-autovelox con limiti di velocità assurdamente bassi. I cittadini e i pendolari non chiedono un’Area C a 5 euro, soste sulle strisce blu in periferia, assenza di parcheggio per le moto e per le bici (figuriamoci per le auto). “Il totale dell’incassato a Milano da multe - dice Granelli - comprende anche il più massiccio recupero di multe arretrate molto vecchie e mai pagate dai cittadini: è un investimento di questa amministrazione in efficienza ma, soprattutto, in giustizia verso i cittadini da sempre puntuali nei pagamenti. È importante sottolineare anche che il 60% delle multe date a Milano riguarda i city users, per cui il calcolo pro patentato residente in città deve essere almeno dimezzato. D’altra parte – conclude l’assessore - anche a Milano registriamo una diminuzione degli incassi del 7% tra il 2014 e il 2013”. Come dire: siccome ci sono molti pendolari, allora è giusto che ci siano molte multe. Ma che ragionamento è? Forse perché chi abita fuori non dà il voto alle prossime elezioni?


Caserta, la meno spietata


Ancora il Sole: Firenze, che un tempo svettava nelle graduatorie sugli incassi prodotti dalla strada, oggi è solo seconda. Ha chiuso il 2013 con un incasso di oltre 34 milioni di euro. Seguita da Bologna (35 milioni di euro) e Parma (16 milioni e passa) dove invece il business della Polizia locale è in crescita. Roma è a quota 154 milioni (ma in media la metà che a Milano). A chiudere la classifica degli incassi ci sono un gruppo di città medio-piccole, soprattutto del Centro-Sud, dove evidentemente le multe non sono un problema per gli automobilisti. Ultima Caserta, dove qualche inciampo nella contabilizzazione può aiutare a spiegare i soli 60 centesimi a patentato. Assai più serena l'esistenza sulle strade dei vicini friulani, che annoverano Trieste al 68° posto e le altre città ancora più in basso, con i goriziani (98esimi) fra gli italiani meno multati d'Italia. “Anche questo, forse, è uno dei benefici dello Statuto di autonomia, che rende più leggero il patto di stabilità e più facile la vita alla finanza locale, e quindi spinge meno a cercare risorse fra auto in divieto di sosta e automobilisti troppo dinamici”, chiosa il Sole.

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