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Guardrail di Acqualonga: ci sarebbe una perizia choc

Particolari inquietanti su una delle più gravi disgrazie stradali mai avvenute in Italia

Moto - News: Guardrail di Acqualonga: ci sarebbe una perizia choc

Era il 28 luglio 2013 quando, dal viadotto di Acqualonga dell'A16 (tratto gestito da Autostrade per l'Italia), nel territorio del Comune di Monteforte Irpino (Avellino), un pullman di pellegrini precipitò: morirono 40 persone. Adesso, la gigantesca perizia (650 pagine e 1.500 allegati) della Procura di Avellino comincia a far luce sulla più grave disgrazia stradale mai avvenuta in Italia. Sotto accusa, il gestore, per la mancata manutenzione del guardrail rispetto ad un'azione di corrosione avvenuta negli anni. Le barriere del viadotto della Napoli-Canosa, almeno così dice la perizia, non erano saldamente mantenute al suolo. E i perni che le avrebbero dovute ancorare sono stati corrosi dal sale utilizzato nei periodi invernali. Il motivo? Combattere ghiaccio e neve quando in quel tratto autostradale, tra i caselli di Avellino e Baiano, il freddo non perdona. Una situazione di potenziale pericolo che durava da più di un decennio: ecco in che condizioni erano, secondo i periti nominati dalla Procura di Avellino, le barriere dove cadde il pullman.


Va comunque detto che invece, secondo la perizia degli esperti di Autostrade per l’Italia, il guardrail ha retto: insomma, ha fatto il proprio dovere. Perché un pullman senza freni ad alta velocità non poteva essere fermato dal guardrail. Ricordiamo che, al momento dell’incidente, l’autobus non aveva in funzione l'impianto frenante. C’è infatti un’altra inchiesta che coinvolge due dipendenti della Motorizzazione di Napoli: avrebbero attestato la revisione. In realtà mai fatta. Ma secondo i periti il degrado della barriera costituisce la causa essenziale della caduta dell’autobus dal viadotto perché, senza la corrosione dei tirafondi, il guardrail sarebbe stato in grado di contenere il pullman impedendogli di precipitare.


Alla fine, ma questo lo stabiliranno i giudici, potrebbero essere stati due i fattori determinanti: un guardrail inadatto, e un pullman vecchio, senza freni né revisione. Di sicuro, un incidente che fa mailissimo all’immagine dell’Italia e, soprea ogni cosa, al ricordo delle vittime.

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