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MotoGp, Mugello 2014: Marquez soffre ma vince ancora

Lorenzo gli ha dato filo da torcere fino alla fine. Valentino rimonta fino al podio

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Jorge Lorenzo è tornato "Martillo" al Mugello, ma non è bastato per fermare la striscia vincente di Marc Marquez, che nel Gp d'Italia ha infilato la sesta vittoria consecutiva di un inizio di stagione trionfale, al termine di un duello davvero straordinario con il rivale della Yamaha.

Dopo aver concesso una breve parentesi al comando ad Andrea Iannone ed alla sua Ducati, scattato benissimo dalla prima fila, Lorenzo lo ha scavalcato nel corso del primo giro alla Scarperia e per buona parte della gara sono stati proprio il maiorchino e la sua M1 ad imporre il ritmo alla gara, con la Honda del leader del Mondiale che comunque è sempre rimasta ben incollata nei suoi scarichi.

A sette tornate dal termine però "El Cabronsito" ha rotto gli indugi, dando il via ad una serie di sorpassi e controsorpassi che hanno regalato uno spettacolo fantastico alle migliaia di persone presenti sulle colline del tracciato toscano. Gli ultimi passaggi sono stati un turbine di emozioni, con scambi di posizione a raffica tra i primi due. Quello decisivo è arrivato proprio in quello conclusivo, quando il pilota della Honda ha tirato una staccata clamorosa a Jorge all'esterno della San Donato, senza lasciargli il modo di replicare nel resto del giro ed involandosi corì verso la sua 12esima affermazione in carriera nella classe regina.

Se non altro la gara di oggi sembra averci restituito il vero Jorge Lorenzo e questo può essere un bene per lo spettacolo per il proseguimento del campionato, perché è vero che il suo distacco nei confronti del campione del mondo in carica è pesante, ma è altrettanto vero che con il Gp d'Italia siamo arrivati solamente ad un terzo della stagione.

Chiaramente i primi due hanno rubato la scena a tutti, ma è stata decisamente degna di nota anche la rimonta di Valentino Rossi, che ha saputo regalarsi almeno il gradino più basso del podio nel giorno della sua 300esima gara nel Motomondiale. Il "Dottore" scattava solo decimo, ma in appena cinque giri si è riportato al terzo posto. Una volta terzo era però a circa 1"5 dal tandem di testa e poi non è più riuscito a colmare il gap. Questo comunque è un risultato importante perché gli consente di tornare sul podio del Mugello dopo un'astinenza che durava dal 2009, ma soprattutto perché lo porta al secondo posto nel Mondiale, anche se con 53 punti di ritardo su Marquez.

Il pesarese ha scavalcato di una lunghezza Dani Pedrosa, oggi autore di una gara non particolarmente brillante: il pilota della Honda è partito male, ma poi ha rimontato fino alla quarta posizione, rendendosi anche protagonista di un bel duello con Andrea Iannone, che ha provato a resistergli fino a pochi giri dal termine. Da lui però ci si aspettava sicuramente di più nella gara di oggi, specialmente dopo il passo mostrato nei due giorni di prove.

Continua poi il processo di crescita di Pol Espargaro, che al quarto posto di Le Mans ha fatto seguire il quinto di oggi al Mugello. Lo spagnolo della Yamaha Tech 3 è riuscito a regolare nel finale le due Ducati di Andrea Dovizioso e di Iannone, con quest'ultimo che forse alla lunga ha pagato la scelta di montare una gomma a mescola morbida al posteriore. Un peccato, perché nelle prime fasi era riuscito addirittura a rimanere nel trenino dei primi. Anche su una pista amica, il distacco delle due Rosse comunque è stato ancora una volta di oltre 17".

Ottavo posto per la Honda di Alvaro Bautista, che ha preceduto Aleix Espargaro, ancora una volta vincitore tra le "Open" con la sua Forward Yamaha. Un bravo poi se lo merita anche Yonny Hernandez per il decimo posto della sua Ducati. Non è andata altrettanto bene alla Desmosedici di Cal Crutchlow: il britannico è caduto nelle prime fasi alla Materassi, poi la sua GP14 è andata a centrare l'incolpevole Stefan Bradl. Out anche Bradley Smith, pure lui finito ruote all'aria.

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