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Bultaco Rapitàn: il futuro del marchio spagnolo

Presentata a Londra la nuova Rapitàn, una crossover elettrica da 40 kW, 145 km/h e 200 km di autonomia

Moto - News: Bultaco Rapitàn: il futuro del marchio spagnolo

Nei giorni scorsi vi avevamo anticipato che la Bultaco, storica marca spagnola, stava per tornare in attività con il lancio di una moto elettrica. L’unveiling ufficiale della moto è avvenuto a Londra nella serata di Sabato 17, e oggi siamo in grado di svelarvi le prime foto e i dati tecnici sulla moto, che sarà una crossover elettrica declinata in due versioni, normale e sport, e che prenderà il nome di Rapitàn.

RAPITÀN E RAPITÀN SPORT

Ma veniamo subito alle due moto che sono state presentate a Londra sotto forma di prototipi di avanzata industrializzazione, le Rapitàn e Rapitàn Sport. Il primo dato interessante è che siamo davanti a una crossover, declinata sia in chiave turistica che più sportiva in stile supermotard. Quindi una moto che segue il trend attuale del mercato, che cerca questa tipologia di moto, che alla Bultaco hanno ripensato in chiave elettrica. La storia recente del marchio nasce attorno a un progetto della LGN Tech Design S.L. una engineering fondata nel 2010 con il supporto del Parco Tecnologico dell’Università Carlos III. La LGN ha passato due anni a progettare e sviluppare e sistemi di propulsione elettrica innovativi e nel 2011 ha anche partecipato al Campionato del Mondo di velocità per moto elettriche concluso al quarto posto.

In seguito sono arrivati i contatti con la famiglia Bultò, e l’aver riconosciuto che i valori che la LGN si era prefissa erano gli stessi che animarono il marchio Bultaco all’epoca ha fatto sì che queste due realtà di unissero e che il marchio LGN diventasse Bultaco.
I fondatori della nuova Bultaco sono cinque: Gerald Pollmann che è il presidente, Juan Manuel Vinòs, Amministratore Delegato, Jorge Bonilla, Segretario Generale, Josè Germàn Pérez, Direttore del R&D e Raùl Pérez, Capo della prototipazione.

La Rapitàn si presenta quindi come una crossover costruita attorno a una ciclistica non convenzionale, fatta da un telaio a traliccio in tubi d’acciaio, e da una sospensione anteriore definita Dual Lever Evolution che altro non è se non una forcella Hossack, più comunemente nota come Duo-Lever e utilizzata da molti anni dalla BMW. Ovviamente sul prototipo la sospensione è realizzata completamente con componenti in lega leggera ricavati dal pieno, ma probabilmente in produzione verranno realizzati con metodi meno raffinati.

Il braccio oscillante anteriore è anch’esso un traliccio in acciaio, ma sulla Rapitàn Sport esso è coperto da una cover che simula una fusione d’alluminio. Il retrotreno è invece tradizionale ed ha un forcellone a due bracci con ammortizzatore cantilever. Una importante concessione viene offerta alla capacità di carico attraverso un vano porta casco nel finto serbatoio in grado di ospitare un casco integrale.

La motorizzazione è stata completamente sviluppata e verrà costruita dalla Bultaco e prevede un motore elettrico da 40 kW di picco e 125 Nm di coppia, in grado di spingere la moto fino alla velocità massima di 145 km/h. Il pacco batterie, alloggiato sotto alla moto e nella parte anteriore, prevede elementi agli ioni di Litio che integra il Battery Management System. Non è stato dichiarato l’amperaggio delle batterie ma l’autonomia è stata calcolata in 200 km nel ciclo urbano, 110 km in autostrada e 140 km nel ciclo combinato. Il ciclo di carica è stabilito in 3,5-5 ore con carica normale, con la possibilità di arrivare a 45 minuti – 1 ora in modalità dei carica rapida.

La Bultaco prevede anche un sistema di recupero dell’energia in frenata, che viene dichiarato particolarmente efficiente dalla casa spagnola poiché la conformazione geometrica del retrotreno comporta una elevata aderenza della gomma posteriore in frenata, il che aumenta la quantità di energia rigenerabile. Il recupero dell’energia avviene non solo attraverso il pacco delle batterie, ma anche con l’uso di condensatori, intrinsecamente molto più veloci per accumulare e fornire energia elettrica.
Quasi incredibile il peso, che è dichiarato in soli 189 kg. La Bultaco ha dichiarato che questi prototipi arriveranno in commercio entro il 2014 e che il progetto aziendale prevede di creare un totale di 500 posti di lavoro che saranno suddivisi tra il reparto innovazione di Madrid e la sede produttiva che invece sarà a Barcellona, dove storicamente nacque il marchio Bultaco.
Restate con noi, torneremo sull’argomento molto presto!

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