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BMW R nineT - TEST

Essenziale e ricercata, la special bavarese è uno "spettacolo" da vedere e guidare. Costa 15.550 euro con Akrapovic di serie

Moto - Test: BMW R nineT - TEST

Che in alcuni garage si custodiscano dei veri e propri "tesori" è cosa nota, come non deve stupire se, talvolta, proprio il garage si trasforma in un laboratorio artigianale dove dar vita a progetti che vedono la luce tra attrezzi arrugginiti e muri che trasudano umidità. Le cose sarebbero andate più o meno così anche per la nuova BMW R nineT, nata dai vari prototipi che hanno preso lentamente forma nel garage di Edgar Heinrich (Responsabile del Design BMW Motorrad), per poi ricevere contributi determinanti da Ola Stenegaard ed Harry Schmidt, l’attuale Responsabile del Design della nineT, una vera "special prodotta in serie" che abbiamo provato nelle strepitose strade tra Montecarlo e Sospel, in Francia.

PERSONALIZZAMI... COME TU MI VUOI
Era dal 1935 che BMW non produceva una moto raffreddata ad aria, con trasmissione a cardano e forcella telescopica e questa nuova nineT è senza dubbio il modo migliore per celebrare i 90 anni di BMW Motorrad.
Sì, la base di partenza è la R1200 R, stop. La nineT non è infatti da confondere con la cugina, da cui eredita l’ultimo boxer raffreddato ad aria/olio (da 1.170 cc e 110 CV), dato che l'ultima R-naked è proprio diversa, e non solo fuori. Per lei il bicilindrico boxer è parte stressata (portante) del telaio che è composto da quattro sezioni (anteriore, centrale, mensola reggisella e supporto pedane passeggero), delle quali le ultime due sono asportabili. Ed è infatti con questo dettaglio che scopriamo cosa offre davvero questa nineT: la personalizzazione. Andrea Buzzoni - General Manager BMW Motorrad Italia - nel corso della conferenza stampa di presentazione (tenutasi, neanche a dirlo, in un garage!) ha perfettamente chiarito il concetto in via ufficiale: "Abbiamo industrializzato la predisposizione della moto a essere oggetto di creatività e tuning". Il telaio infatti, grazie alla sua modularità, permette alla nineT di essere configurata in maniera differente, a seconda delle necessità e dei gusti del cliente: biposto, monoposto (con copricodino, offerto a 200 euro) e monoposto "Solo" (coda tronca). Agendo sulle otto viti di supporto è infatti possibile eliminare il telaio relativo alle pedane passeggero, così come si può smontare anche li codino, trasformando la nineT in una vera "special coda tronca". In questo caso però BMW Motorrad da' spazio alla creatività e al tuning, lasciando libero il cliente di "divertirsi" anche con le omologazioni (non rilasciata da BMW in configurazione "Solo"), a seconda del Paese di residenza e delle specifiche regolamentazioni in materia.

STILE E DETTAGLI ARTIGIANALI

Il telaio non è il solo a nascondere le peculiarità di questa nineT che è ben consapevole di dover piacere a una clientela molto particolare, in grado di apprezzare anche i più piccoli dettagli di stile, la ricercatezza dei materiali, la libertà di "modificare" senza desiderare la lista degli accessori del GS. Se infatti molti potrebbero avere un certo déjà vu osservando il retrotreno della nineT - un mix tra il monobraccio della R 1200 R, con la coppia conica della trasmissione finale della R1200 GS Triple Black - non tutti capiranno al volo il perché di questa soluzione. In una parola: libertà. Più spazio significa appunto libertà di variare la posizione del portatarga a proprio piacimento e ancora (da omologare a parte) installare una ruota posteriore da 6 pollici con gomma da 200 in luogo alla 180/55 da 5,5" montata di serie.
Passando ad altri dettagli estetici impossibili da tralasciare, davvero splendido è il serbatoio (capacità 17+3 litri) interamente in alluminio che viene saldato a mano e non in linea di montaggio, poi verniciato in colorazione Black Storm metallizzato con elementi di contrasto colore argento e metallo. E ancora, cosa dire dello scarico Akrapovic? La tonalità è già coinvolgente nella versione standard (che ha il DB killer removibile, e non solo quello!), mentre a seconda della configurazione che si desidera (monoposto con pedane passeggero o meno) è disponibile lo scarico singolo con attacco alto o basso. Pensate sia finita qui? Quasi. Una chicca che la dice lunga sul livello di qualità e attenzione con la quale è stata ideata questa nineT è anche il circuito elettrico. Si tratta del noto CAN-BUS 20/10, ma per la nineT è possibile separare il cablaggio nel caso si volesse staccare il codino posteriore e cambiare la posizione delle luci; inoltre sul lato sinistro della moto è presente una utenza libera a 12V (in aggiunta a quella di serie) per le varie necessità che un tuner potrebbe avere "in corso d’opera".

CICLISTICA: NIENTE PARALEVER!
La forcella telescopica spicca subito all'occhio: è quella della S 1000 R, giusto? Sì, no, diciamo circa. La nineT, abbandonando all’anteriore il classico telelever, adotta infatti una forcella tradizionale che però, solo esternamente, è uguale a quella adottata dalla naked bavarese a 4 cilindri, mentre l’idraulica interna cambia, come anche le regolazioni, assenti sulla nineT.
L’impianto frenante è potente (i due dischi anteriori sono da 320 mm) e l’ABS è di serie, di tipo Bosch 9MP, come da tempo avviene su tutti i modelli BWW, ma qui senza frenata combinata.

IL NOSTRO TEST

Anche se la conferenza stampa di presentazione della nineT si è tenuta in un garage e la nineT sia nata in un garage, questo non significa che l’ultima naked bavarese preferisca farsi ammirare nel salotto di casa o nel box, piuttosto che scatenarsi per strada. Per capirlo ci hanno portati niente meno che sulle strade del Rally di Montecarlo, ed ecco com'è andata...
Essenziale, è vero, sella bassa (785 mm) e dura, zero protezione aerodinamica e pochi fronzoli elettronici. Poi la metti in moto, vieni avvolto da un sound parecchio diverso da quelli "di serie" e allora butti l’occhio sulla tua sinistra, cercando di capire se il db killer dell’Akrapovic è montato o meno: è tutto normale (ci dicono), e allora capisci che la giornata parte già bene…
Dall’alto dei nostri 175 cm sulla nineT si sta divinamente: il manubrio è esattamente li dove ve lo aspettate, così come il serbatoio perfettamente sagomato si fa strizzare alla perfezione.
I 222 kg in ordine di marcia si lasciano condurre con disinvoltura e, complice il baricentro basso del boxer, uscire dal traffico di Montecarlo è stato assolutamente indolore. Nel misto di spettacolari strade che ci hanno portato a Sospel abbiano però conosciuto il lato B della nineT, tanto bella da guardare quanto appagante da condurre.
La forcella anteriore lavora in maniera intuitiva, forse un po troppo soft nella prima parte di affondo, ma comunque mai cedevole, mentre l’ammortizzatore posteriore è bello secco e trasmette tutto. Risultato: quando l’asfalto è liscio con la nineT si "vola" con facilità e scorrevolezza, mentre quando la strada è un pò sconnessa si balla un pochino, "alla vecchia maniera". In ogni situazione però il motore c'è, e tanto, diverte anche sotto i 4.000 giri/min ed entusiasma sopra, con la musica che esce dallo scarico che offre una colonna sonora che non troverete su "shazam": da godere tutta e, dal vivo! Attenzione però ad aprire il gas troppo presto: la coppia in basso come sempre è tantissima, ma qui non ci sono controlli di trazione...

A differenza di moltissime special "da salotto", la nuova BMW R nineT si fa guidare quindi con gusto, diverte e coinvolge, offrendo al contempo quel sano colpo d’occhio quando la si parcheggia davanti ai locali "giusti" del centro o, meglio, la si vuole rendere ancora più unica a colpi di tuning.
I 15.550 euro (con primo tagliando incluso) sono giustificati: l’esclusività di questo modello è sopra la media (e di molto), un fascino che crescerà nel tempo e che ha già attratto molti clienti BMW (e non solo), tanto da rendere quasi "sold out" questa special ancora prima del suo debutto commerciale, in programma per il 15 e 16 marzo in tutte le concessionarie BMW Motorrad.

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco Schuberth S2
Giacca Ixon
Jeans Motto Wear
Guanti Dainese
Paraschiena Dainese
Stivali Dainese

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