Il trend positivo di dicembre 2013 si è replicato anche a gennaio, anche se l'apertura del nuovo anno ha interessato in maniera più confortante le moto, battezzate da un +4% (3.517 pezzi venduti), mentre per gli scooter lo scenario è più grigio: 5.069 unità mostrano una flessione del -15,4%. Se poi si considerano anche i cinquantini col loro -19%, diciamo che il 2014 non ha dato il benvenuto agli scooter in generale.
Complessivamente quindi l’immatricolato, con 8.586 veicoli venduti, segna un -8,4% con un giorno lavorativo in meno rispetto al gennaio 2013. Questo mese vale in media sul totale anno circa il 6%. In totale però nel primo mese dell’anno sono state vendute 10.252 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -10,3% rispetto al gennaio dell’anno scorso.
ANCMA: "carseggia il credito per le imprese e i consumatori"
"Nonostante i segnali di ripresa, non possiamo parlare di inversione di tendenza: da un lato la produzione industriale e gli indici di fiducia progrediscono, ma dall’altro il mercato del lavoro è in forte difficoltà con ulteriore discesa dell’occupazione. Di conseguenza scarseggia il credito per le imprese e i consumatori. Grazie a buone prospettive per il made in Italy le nostre imprese riescono a recuperare attraverso le esportazioni quote significative, mail mercato interno è ancora in sofferenza. Il segno positivo delle moto ci fa ben sperare perché i prossimi mesi siano improntati ad una ripartenza per tutto il comparto delle 2 ruote - afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – "Il governo sta faticosamente lavorando per modificare la situazione delle tariffe assicurative, penalizzanti per tutti i cittadini italiani e in particolare per chi usa le 2 ruote nelle città del centro sud e, come sempre, siamo pronti a collaborare perché si superino gli ostacoli evidenziati dalle compagnie assicurative. Confidiamo che si possano poi affrontare anche le altre questioni che danneggiano il mercato: dalle condizioni onerose per il credito al consumo, alle infrastrutture pericolose o inadeguate, fino ai pedaggi autostradali che vanno ridotti rispetto alle auto. Se si faranno passi in avanti in questa direzione si faciliterà l’approccio alle due ruote e dunque nella direzione della mobilità sostenibile."
SCOOTER: MALISSIMO I MAXI
I primi confronti per cilindrata vedono una conferma del segmento principale degli scooter da 300 a 500 cc con gli stessi volumi dell’anno scorso pari a 1.687 unità e un +0,4%, seguono i 125 cc con 1.615 veicoli e un -12,9%. In decisa flessione gli scooter che vanno dai 150 ai 250cc con 1.463 pezzi e un -27,4%. In calo sensibile anche i maxiscooter oltre 500 cc, con 304 vendite pari al -31,5%.
Nella classifica degli scooter più venduti, la "top five" include ben quattro prodotti giapponesi, e solo un italiano. Partendo dall'alto, il re della classifica si conferma l'inossidabile Honda che, co suoi SH 150, SH 300 e SH 125 occupa l'intero podio; di seguito troviamo poi il Piaggio Beverly 300 seguito dal maxi tra i maxi, lo Yamaha T-Max 530.
MOTO: DOMINANO (ANCORA) LE ENDURO-STRADALI
Oltre ad una quasi inattesa ripresa delle maxi oltre i 1.000 cc con ben 1.012 immatricolazioni e un rincuorante +25,6%, seguono le 800-1.000 cc con volumi analoghi all’anno scorso pari a 780 pezzi e un -0,7%. Perdono invece le 650-750 cc con 499 unità e un -8,1%, ma sono soprattutto le 600 cc con solo 65 unità vendute e un -43% a subire il calo maggiore. Bene le medie cilindrate da 300-500 cc con 641 pezzi e un +13,9%, e anche quelle da 150 a 250 cc con 245 pezzi e un +8,9% . Arretrano le 125 cc con 275 moto e un -20%.
Interessante l’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, le enduro stradali con 1.473 vendite pari al +40,1%, seguono le naked con 806 unità e un -9,4%, le custom con 368 pezzi e un -6,1%, le moto da turismo con 311 immatricolazioni e un -11,9%. Chiudono le sportive con 207 moto e un -39,3%, mentre sono esattamente in linea con l’anno scorso le supermotard con 177 veicoli.
Nella classifica dedicata alle moto, il duello è tra giapponesi e tedeschi. Le prime due posizioni sono infatti occupate da due moto nipponiche: la razionale e tuttofare Honda NC700X con 164 unità precede di poco la Yamaha MT-09. L'orgoglio teutonico parte con la terza posizione occupata, neanche a dirlo, dalla BMW R1200 GS che con la sorella Adventure occupa il quarto posto, mentre al quinto è arrivata la nuova regina del turismo a 360°, la BMW R1200 RT che però, con 66 unità vendute, divide la posizione con un'altra moto: la nuova Suzuki V-Strom 1000.
Mercato Moto-Scooter gennaio 2014: +4% per le moto, -15,4% per gli scooter
L'apertura dell'anno è contraddittoria, ma conferma che qualcosa si sta muovendo verso la ripresa

