Dalla coppia alla leggerezza, passando per l'agilità, per arrivare al divertimento puro. È questa la ricetta, semplice quanto innovativa nella sua economica realizzazione, della Yamaha MT-07, che vi seduce a (ri)prendere la strada a lungo "trascurata" in tempi di crisi.
La snella bicilindrica da 689 cc ripropone i dettami principali della MT-09, ma guai a chiamarla sorella minore. Progettata e realizzata all'insegna dell'accessibilità (sia in termini di comportamento del mezzo che soprattutto di prezzo), la MT-07 mira a sintetizzare razionalità ed istinto, praticità ed emozione pura.
A partire dal motore, un bicilindrico fronte marcia estremamente snello (per esempio, 7 chili più leggero della sua controparte sulla XJ6, e con il 18% di componenti in meno), pensato tenendo la coppia come centro focale. "Quando è stato progettato, il motore della MT-07 non aveva una cilindrata o design precisi – ha raccontato Oliver Grill, product planning manager di Yamaha Motor Europe – Il punto di partenza, la genesi dell'intera moto, era una coppia sensibile ma al contempo facile da gestire, accompagnata da pesi e ingombri minimi. Da lì sono derivate le sue caratteristiche tecniche".
Fin dal primo sguardo, il piccolo propulsore è minimale ma non minimalista. La "cura dimagrante" applicata rispetto alla sua prima incarnazione nella MT-09 non è mirata a snaturarne le caratteristiche principali, anzi. Coppia e potenza sono inferiori, vero, ma altrettanto intuitive oltre che più dolci e gestibili grazie anche alla leggerezza dell'insieme.
Come nella tradizione recente della serie MT, il fiore all'occhiello rimane l'albero con fasatura a 270°, dotato di un singolo bilanciere, straordinariamente compatto. Il P2 della MT-07 offre 75 cavalli da sfruttare a proprio piacimento, con una coppia lineare ma esuberante fin dai bassi e medi regimi. L'anima pulsante di questa moto si presta dunque ad una varietà di situazioni che spaziano dal percorso quotidiano per recarsi al lavoro alla gita fuori porta, senza trascurare la guida sportiva sul misto.
Il concetto di base, derivato dalla filosofia crossplane come nel caso della MT-09, è quello di massimizzare la coppia "pulita" armonizzando le diverse forze all'interno del motore, riducendo le dimensioni del propulsore minimizzando al contempo le vibrazioni e le fluttuazioni della coppia inerziale. Similarmente, l'offset dei cilindri riduce le perdite dovute agli attriti, con effetti positivi sia sulla potenza che sui consumi.
A proposito di consumi, è notevole l'autonomia di questa piccola roadster birichina, che arriva fino a 24.2 km/litro. In altre parole, con un pieno da 14 litri potrete abbondantemente scollinare i 300 km. Mica poco, visti i prezzi in continuo aumento del carburante.
Se il motore è l'anima della MT-07, la ciclistica ne rappresenta il corpo. Apparentemente ridotta all'osso ma curata nei minimi dettagli e razionalizzata sia dal punto di vista estetico che tecnico. Stupisce innanzitutto la leggerezza d'insieme (164 kg a secco e 179 standard, tre in più con l'ABS), 20 chili abbondanti in meno che le dirette concorrenti, ma come si è arrivati a questi valori?
Partendo da una scelta oculata dei materiali, sia in termini di qualità che di quantità. Il telaio a tubi in acciaio, design noto solitamente per la sua leggerezza, presenta pareti dallo spessore variabile e resistenze alla trazione diversificate, con il motore come elemento stressato. Parimenti, il forcellone è in acciaio scatolato ma realizzato asimmetricamente (i componenti singoli si differenziano per spessore e rigidezze).
Il bilanciamento dei pesi è quantomai neutro: 51% al posteriore e 49% all'anteriore. Rispetto alla MT-09 o alla XJ6, tuttavia, la MT-07 si differenzia per la triangolazione manubrio-sella-pedane. Queste ultime sono più avanzate e basse, mentre il manubrio è più alto, per consentire una posizione in sella leggermente meno estrema ma più comoda e duttile. Se poi consideriamo anche il baricentro relativamente basso (25mm in meno della XJ6) e l'interasse ridotto (1.400mm), il gioco è fatto: la MT-07 può ballare con chiunque, dal novizio al più esperto.
Ciliegina sulla torta, le ruote sono le stesse adottate dalla MT-09, con leggeri cerchi in alluminio a 10 razze da 17 pollici di diametro. Adatte sia per i riders più navigati che quelli alle prime armi, le dimensioni degli pneumatici di serie (120/70 per l'anteriore e 180/55 per il posteriore radiale) hanno garantiscono stabilità e tenuta di strada.
Divertente, giocosa, coerente con la filosofia di divertimento alla portata di tutti… di primo acchito ci siamo trovati davanti ad una moto senza difetti, se non limiti volutamente scelti e ragionati. Figlia di una nuova generazione, la MT-07 mischia sapientemente prestazione e facilità di guida con un valore aggiunto che spiazza le concorrenti: il prezzo estremamente contenuto (soprattutto per le prestazioni offerte), 6000 euro, che porta a domandarsi quanti margini la Casa di Iwata abbia effettivamente su questo modello. La scommessa è interessante, la accettiamo di buon grado e siamo pronti a scoprire le sue carte tra le tortuose e spettacolari strade di Lanzarote. Seguiteci nella nostra seconda gita nel "lato nascosto del Giappone".
GUARDA LA GALLERY