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Superbike 2014, Test a Portimao: Laverty a sorpresa

Quasi tutte le squadre sono impegnate nei test precampionato: su tutti spunta la Suzuki di Laverty

Moto - News: Superbike 2014, Test a Portimao: Laverty a sorpresa

E’ scaduto nel giorni scorsi l’embargo invernale che proibisce alle squadre iscritte al Campionato del Mondo Superbike di scendere in pista per prepararsi alla stagione in arrivo. Scaduto il divieto, tutte le squadre sono subito partite lancia in resta per preparare moto e piloti al debutto stagionale previsto per il 23 febbraio in Australia. La maggior parte dei Team sperava nel sole di Portimao per fare lo shake down alle moto, ma le condizioni meteo sono state pessime nei primi giorni dei test (eravamo in zona anche noi a provare il Kawasaki J300 e abbiano fatto un salto in circuito per vedere le squadre al lavoro), per poi migliorare nel weekend.

LAVERTY A SORPRESA

A Portimao erano schierate quasi tutte le squadre, eccezion fatta per la Kawasaki che ha preferito girare a Jerez in solitaria. In Algarve, comunque, sono scese in pista ben 12 moto e la giornata di domenica è stata la prima a dare indicazioni interessanti.
Tra tutti spunta il nome di Eugene Laverty che si è mostrato subito a suo agio sulla Suzuki GSX-R1000 del Team Crescent, molto evoluta rispetto al 2013. Il vice-campione del mondo 2013 ha marcato il miglior tempo ufficioso di giornata in 1'43"5, prestazione quasi eguagliata da Marco Melandri, più lento di un decimo, che a sua volta ha quindi avuto modo di confermare gli importanti passi avanti nella conoscenza della sua Aprilia RSV4.

DUCATI IN RIMONTA?
In terza piazza, due decimi più indietro c'è Alex Lowes, che ormai non è più una sorpresa: il campione in carica del BSB, anche lui in sella ad una GSX-R1000, è stato sempre tra i più veloci ogni volta che è sceso in pista e quindi rischia veramente di poter essere una delle grandi rivelazioni della stagione che sta per iniziare.
Quarto tempo per la migliore delle Ducati, quella di Davide Giugliano. L'italiano ha pagato solamente tre decimi a Melandri anche su una pista selettiva come il saliscendi di Portimao, segno evidente del fatto che la 1199 Panigale ha fatto progressi durante l'inverno. Anche Chaz Davies si è mostrato a proprio agio al debutto sulla Panigale ed è stato più lento di appena un decimo con il quinto tempo.

HONDA LAVORA SULL'ELETTRONICA
Alle spalle delle due Rosse si è inserita la Honda di Jonathan Rea, la prima moto a scendere in pista già giovedì scorso. La Honda è ancora alle prese con la ricerca di un'elettronica che renda meno scorbutica la sua CBR1000RR, e sta sperimentando le tecniche più recenti in materia di controllo motore (come lo spegnimento selettivo di alcuni cilindri in staccata, già adottato da altre squadre). Il britannico comunque è stato l'ultimo capace di scendere sotto al muro dell'1'44". Più indietro la MV Agusta, arrivata in Portogallo con una versione particolarmente rivista della F4 RR: Claudio Corti ha chiuso in decima piazza, distanziato di 2"2 dalla vetta, ma l'italiano sa bene che il lavoro da fare è tanto per trovare la strada della competitività.

Davanti a lui si è inserita anche la BMW EVO di Sylvain Barrier. Il bi-campione della Superstock 1000 ha realizzato una prestazione davvero incoraggiante, chiudendo a meno di 2" dalla vetta della classifica e rifilando otto decimi all'altra EVO in pista, la Kawasaki di Jeremy Guarnoni.

WORLD SUPERBIKE, Portimao, 19/01/2014
Quarta giornata di test (tempi ufficiosi)
1. Eugene Laverty - Suzuki - 1'43"5
2. Marco Melandri - Aprilia - 1'43"6
3. Alex Lowes - Suzuki - 1'43"7
4. Davide Giugliano - Ducati - 1'43"7
5. Chaz Davies - Ducati - 1'43"8
6. Jonathan Rea - Honda - 1'43"9
7. Leon Haslam - Honda - 1'44"4
8. Sylvain Barrier - BMW EVO - 1'45"1
9. Alex Hofmann - Aprilia - 1'45"5
10. Claudio Corti - MV Agusta - 1'45"7
11. Fabien Foret - Kawasaki EVO - 1'46"0
12. Michele Magnoni - Honda - 1'47"9

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