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Assicurazione Rca: a caccia delle clausole nascoste

Il contratto Rca alla luce del decreto Destinazione Italia

Moto - News: Assicurazione Rca: a caccia delle clausole nascoste

Il decreto Destinazione Italia, in vigore da fine 2013, ha rivoluzionato il settore della assicurazioni Rca, con modifiche che riguardano molto da vicino anche i motociclisti. In particolare, per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni. In ogni caso il danneggiato decade dal diritto qualora la richiesta di risarcimento non venga presentata entro tre mesi dal fatto dannoso, salvo i casi di forza maggiore. Quindi, occhio: i danni vanno chiesti entro tre mesi e il risarcimento si prescrive in due anni.

Non solo: il risarcimento non può essere ceduto a chi ripara il mezzo, ma dev’essere l’assicurato a sbrigarsela da solo in caso di controversia con l’Assicurazione. I testimoni vanno indicati alla denuncia: se non lo si fa subito, le testimonianze non valgono per le Compagnie. Né, tantomeno, per il giudice in sede di controversia. Occorre allora la massima rapidità e lucidità nell’individuare i testi al momento del sinistro: anche se si è sotto choc per l’impatto (che per chi va in moto è spesso traumatizzante), si deve trovare la forza per fare una constatazione amichevole che contenga tutti i dati necessari all’indennizzo. Infine, le Compagnie possono imporre la riparazione del veicolo con officine convenzionate.

In buona sostanza, una sfilza di novità che offrono enormi ulteriori vantaggi alle Assicurazioni. In cambio, il Governo Letta nel decreto parla di sconti significativi. Il fatto è che anche il Governo Monti, quando rese difficilissimo il risarcimento delle lesioni lievi (un bel guaio pure per chi va in moto), parlò di sconti significativi. Che sono rimasti nella mente del legislatore, visto la minima (e e a dire il vero invisibile) riduzione delle tariffe Rca, almeno in base a quanto rilevato dall’Istat.

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