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Yamaha MT-09: il lato oscuro si rivela

LA MOTO - 3 cilindri con albero a croce, peso da sportiva, manubrio largo: la MT-09 rivoluziona

Moto - News: Yamaha MT-09: il lato oscuro si rivela

In un mondo metropolitano organizzato e ordinato, fatto di lavoro, uffici, palazzi, grattacieli, persone che si spostano da un posto all'altro in nome di una civilizzazione alla luce del sole, esistono momenti, attimi, intuizioni che si rivelano tramite l'ombra, l'oscurità. Un lato oscuro che ha insitamente sempre affascinato l'uomo, troppo spesso animale libero asservito da catene. Quel Dark Side, quel lato oscuro che ogni forma di libera espressione umana ha incarnato nelle proprie arti.

Così come i Pink Floyd hanno celebrato quella zona buia della Luna, così Christopher Nolan ha reso giustizia al suepreroe più umano e oscuro della cinematografia con Batman.

Se volessimo considerare la moto come un "oggetto artistico", la Yamaha ha svelato il suo progetto nato dall'oscurità: MT-09, una naked-motard con un propulsore tre cilindri con albero a croce, un peso da supersportiva ed un prezzo decisamente accattivante: 7.990 € f.c. (colore matt grey e race blu) e 8.090 € f.c. (colori deep armor e blazing orange), 8.490 € f.c. (colore matt grey e race blu) e 8.590 € f.c. (colori deep armor e blazing orange) per le versioni con ABS.


STILE E DESIGN - Diamo una prima occhiata a questa MT-09 che ci lascia un pò interdetti. E' una moto con uno stile quasi spartano ma pulito. Mansueta e quasi accomodante con la sua sella bassa e scavata, il suo manubrio largo, quel gruppo ottico posizionato così in basso e la strumentazione spostata sulla destra. Quasi non sembra quel "mostro di adrenalina" che dovrebbe rivoluzionare l'ordinato mondo delle due ruote. Il colore matt grey offre quel tocco in più di eleganza mista ad aggressività. E' indubbio che la linea sia pulita, sopratutto osservandola di profilo, con la coda che si allunga quasi in stile motocross.

Piccola, stretta, con la sella che si prolunga fino alla luce dello stop. Il motore tre cilindri è in bella vista sotto il serbatoio ed il telaio in alluminio. Qualcosa però ci dice che tutta questa calma e tranquillità siano atte a nascondere il carattere di questa moto. L'escursione delle forcelle ne è un esempio, così come la posizione in sella e la rastrematura generale. Questa è una moto compatta, dove chi sale in sella sembra essere il fulcro del progetto.  E' un cavallo di razza che, da spento, alla luce del sole, dorme in attesa di scatenarsi. La semplicità e la compattezza la fanno da padrone, anche osservando la strumentazione del display LCD posta in maniera asimmetrica, con tutte le informazioni disponibili a disposizione con un colpo d'occhio. Ergonomia quindi, riscontrabile anche dai comandi a manubrio, forse un poco piccoli, ma sempre a portata di mano, sia per inserire un indicatore di direzione, sia per cambiare la mappatura disponibile con il tasto D.

MOTORE CP3 - Il propulsore è la vera linfa vitale di questa moto (come vedremo durante la prova). Si tratta dell'oramai famoso tre cilindri denominato CP3; stiamo parlando di un tre in linea compatto, leggero e potente. Proprio le sue dimensioni hanno permesso alla MT-09 di mantenere i fianchi molto stretti. 60 chilogrammi è il peso attestato, in grado però di offrire i seguenti dati tecnici: 847 cc, 115 CV a 10.000, ma soprattutto 8,75 kgm a 8.500 g/m. Intendiamoci, non stiamo parlando del motore più potente della categoria (considerando che la MV ha 10 cavalli in più), ma chiaramente colpisce il dato del valore di Coppia.

Da Iwata hanno promesso un motore che potesse offrire una coppia regolare, ma al contempo piena, quasi brutale, mantenendo comunque una predisposizione ai giri medio-alti, visto che si arriva tranquillamente ai 10.000 giri/min. 4 le valvole, con doppio albero a camme in testa edd un rapporto di compressione di 11,5:1. Da sottolineare inoltre, la diversa lunghezza dei tre condotti di aspirazione: il primo è lungo 102,8 mm, il secondo 82,8 mm e il terzo 122,8 mm. Tutto, per cercare di dare potenza sempre, ad ogni range di giri. L’iniezione elettronica sfrutta iniettori con 12 ugelli collocati direttamente nella testa. Tutto questo ha permesso di utilizzare corpi farfallati più corti. Il sistema di scarico della MT-09 è composto da collettori 3 in 1 e silenziatore compatto in alluminio e ribassato per migliorare il baricentro.

FILOSOFIA CROSSPLANE - sul motore 3 cilindri di Iwata, svelato oramai più di un anno fa al Salone di Colonia, se ne è parlato tanto: si tratta del primo propulsore 3 cilindri che sviluppa la filosofia "crossplane", ispirata al motore da 1000cc 4 cilindri con albero a croce che ha equipaggiato la Yamaha R1 dal 2009 in poi, e che offre un approccio che mira ad assicurare sempre una risposta diretta, istantanea, ed una coppia prorompente ai bassi e medi regimi. L'albero motore si posiziona a 120 gradi con intervalli di accensione regolari a 0º, 240º and 480º. Proprio questi ultimi garantiscono l'erogazione lineare della coppia. Rispetto ad un quattro cilindri, il Tre offre una coppia di combustione ed una coppia inerziale praticamente equivalenti, garantendo una coppia più diretta. Presente ovviamente anche un albero di bilanciamento per le forze inerziali di primo e secondo ordine.

TRE MAPPATURE, MA SENZA TC - La Yamaha MT-09 è dotata dell’acceleratore Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T). Si tratta del sistema adottato originariamente sulla supersportiva media R6 a partire dal 2006. In poche parole, si tratta di un sistema "ride by wire", definito da Iwata come "fly by wire". Niente filo quindi: la centralina elettronica aziona istantaneamente il corpo farfallato grazie ad un potenziometro.

Conseguentemente, la Yamaha MT-09 è dotata di un D-Mode, un sistema di mappature multiple - per la precisione 3 - che variano il carattere dell'erogazione della potenza. La prima, la standard (STD) è quella più polivalente; una via di mezzo tra la “B”, più morbida, e la "A", improntata sul massimo della potenza e della libertà di erogazione. Nota in calce: la MT-09 non è dotata di traction control. D'altro canto, se di lato oscuro dobbiamo parlare, che lo sia fino in fondo.

TELAIO E SOSPENSIONI - La MT-09 mostra un nuovo telaio perimetrale in alluminio, compatto e leggero: la struttura di base si basa su due sezioni pressofuse in alluminio che, come su MT-01, convergono unendosi nella zona del cannotto e del perno del forcellone. Il telaio pesa mediamente 10 kg in meno di una moto della stessa cubatura, per un totale di 188 kg in assetto di marcia (171 kg a secco). Il forcellone, pressofuso in alluminio, è composto da due parti distinte, saldate insieme con traversine estruse in alluminio.

Una soluzione voluta dai tecnici Yamaha per offrire un bilanciamento della rigidità ideale, riducendo al contempo le masse non sospese. Per offrire quel concetto di compattezza rincorso per tutta la moto, il perno del forcellone è stato collocato all'esterno del telaio. La forcella è a steli rovesciati da 41 mm, regolabile in precarico ed in estensione; con un’escursione di 137 mm, 7 mm in più rispetto a FZ8, punta da un lato al comfort a 360 gradi, ma al contempo vuole aumentare la reattività nei cambi di direzione. La sospensione posteriore è un’innovativa Monocross che integra un ammortizzatore orizzontale, regolabile anche questo in estensione e precarico, che contribuisce a centralizzare le masse, e quindi ad aumentare la maneggevolezza, ma rende anche più snella la moto stessa.

Capitolo freni: due sono i dischi anteriori flottanti da 298 mm azionati da pinze radiali a 4 pistoncini contrapposti. Dell’impianto fanno parte anche la nuova pompa e i condotti dei freni. Per aumentare la resistenza al “fading”, le pastiglie sinterizzate sono di serie. Il freno posteriore è a disco e misura 245 mm, con pinza a perno scorrevole, ideale per feeling e controllo. L’ABS è un’optional che sulla MT-09 costa 500 Euro. Infine i cerchi in lega i alluminio sono a 10 razze con pneumatici Bridgestone Battlax S20 R 120/70 R17 all’anteriore e 180/55 R17 al posteriore.

Questa la Yamaha MT-09. L'oscurità si è svelata. Sta a noi capire adesso se saremo attratti dal lato oscuro del Giappone. Rimanete collegati! Tra poco la prova su strada di questa tre cilindri di Iwata.

 

 

GALLERY YAMAHA MT-09

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