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SBK, Marinelli: questa squadra è una famiglia

"Per Foti è stato un ritorno a casa". Giugliano: "Subito intesa con tecnici e moto"

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Anno nuovo, squadra nuova. Nonostante un progetto avvenieristico nato con grandi aspettative e "santificato" dall'unione con il team Alstare, una delle strutture più rinomate del paddock della SBK, il debutto della Ducati 1199 Panigale ha coinciso con l'annata più nera nella storia delle derivate di serie per lo storico marchio di Borgo Panigale.

Zero vittorie, un solo podio, ed una serie di indici puntati in segno d'accusa, o sui piloti, o sulla moto. La Casa emiliana è rimasta a bocca asciutta anche in MotoGP, ma il mal comune in questo caso non può portare mezzo gaudio. La rivoluzione strutturale a lungo invocata è entrata ora in movimento, e la maturazione dei primi frutti, almeno per quanto riguarda la SBK, sembra procedere di buon passo.

A Jerez, Davide Giugliano e Chaz Davies hanno girato su tempi (seppur ufficiosi) in linea con quelli dei migliori – ad eccezione dello stratosferico 1'39.6 di Tom Sykes – acclimatandosi anche con i "nuovi" tecnici di Feel Racing.

"Sono tutti molto professionali e bravi – ha detto Davide GiuglianoHo lavorato con il mio nuovo ingegnere pista Luca Ferraccioli (ex Badovini, ndr) e l'elettronico Luca Minelli, costruendo una buona intesa fin da subito. La squadra sarà presente al completo nei prossimi test, prima della partenza per l'Australia".

Con un regolamento tecnico sostanzialmente "congelato" salva l'introduzione della EVO, gran parte del lavoro della squadra si concentra sullo sviluppo del pacchetto esistente, con un'eccezione: l'elettronica.

"Stiamo lavorando molto su questo aspetto, ed in Spagna abbiamo provato tanti piccoli particolari – ha aggiunto il romano – Il pacchetto è nuovo e va sviluppato, ma siamo nella direzione giusta. Presto arriveranno anche nuove parti ciclistiche per migliorare un feeling che è già alto di per sé, ma nei test è sempre utile fare esperimenti".

La potenza della Panigale al cospetto delle quattro cilindri rappresenta ancora un tasto dolente, ma il divario dovrebbe diminuire rispetto alla scorsa stagione.

"Ci stanno lavorando in azienda, per il momento è il nostro tallone d'Achille. Ci mancano cavalli rispetto alle quattro cilindri, ma spero che i motori contingentati ci aiutino in questo senso, favorendo la longevità del nostro propulsore".

Nel frattempo, Giugliano si gode il meritato riposo in concomitanza con la pausa invernale. Il 2014 sarà il suo primo anno da pilota ufficiale.

"La pressione c'è, ma non a livello personale o di rapporto con la squadra, quanto per quello che rappresenti – ha analizzato – Sto cercando grazie al team di fare un lavoro sereno per arrivare preparati e sicuri dei nostri mezzi. Stiamo già raccogliendo i primi frutti del lavoro, questo è fondamentale. Sono molto motivato".

La pensa così anche il responsabile del progetto SBK, Ernesto Marinelli, che con Serafino Foti e Feel Racing ha ritrovato al proprio fianco una struttura con la quale il factory team Ducati ha raccolto gli ultimi grandi successi.

"Il personale di Feel Racing era con noi ai tempi del team Xerox, fino al 2010, quindi sono tutti volti conosciuti – ha detto l'ingegnere – Ad Aragon e Jerez abbiamo portato il gruppo di sviluppo al completo, più metà del personale in ciascuna tappa per consentirgli di acclimatarsi. Il primo test con la squadra intera sarà a Portimao, il 17-18 probabilmente".

Il lavoro comunque prosegue, a porte chiuse.

"Stiamo cercando di trovare gli ultimi cavalli a disposizione, ed abbiamo diverse soluzioni da provare. Comunque in Spagna abbiamo ottenuto il secondo migliore tempo in configurazione gara, che ci rincuora. C'è tanto da fare ma è comunque un passo in avanti".

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