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Moto3, Test VR46. Guareschi: "a casa col sorriso"

"Primo collaudo superato. Fenati e Bagnaia stupiti dal motore KTM, sono stati veloci e costanti"

Test VR46. Guareschi: "a casa col sorriso"

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Almeria inizia con la prima lettera dell’alfabeto ed è stato l’inizio anche per il team Moto3 di Valentino Rossi, per la prima volta in pista. Romano Fenati e Pecco Bagnaia hanno trovato ai box il team manager Vittoriano Guareschi, il capotecnico Rossano Brazzi e le KTM che guideranno la prossima stagione. Per il marchigiano una moto laboratorio, un prototipo della 2014, mentre il piemontese ha avuto disposizione un modello di questa stagione.

A fare il punto al termine di due giornate di prove è Guareschi, che lasciata la guida del team Ducati ufficiale il MotoGP si è imbarcato in una nuova avventura. “Cosa posso dire? Che torniamo tutti a casa per le vacanze invernali col sorriso. Sia io, che i piloti, che i tecnici”, esordisce.

Come sono stati questi primi due giorni?

Molto interessanti. Li abbiamo sfruttati al meglio lavorando molto. Romano e Pecco sono potuti salire sulla KTM, per loro era importante dopo una stagione, non facile, sulla FTR. C’era bisogno di caricarsi un po' per il futuro. È andata bene, sono stati veloci e costanti, inoltre sono riusciti a migliorare a ogni uscita”.

Il team era già in versione definitiva?

Mancava solo un meccanico e anche per noi era importante conoscerci e incominciare a lavorare insieme. Era il primo collaudo ed è stato superato”.

Come è sembrata la KTM ai piloti?

Ne sono stati entusiasti, soprattutto per quanto riguarda il motore, mi hanno detto che è più potente di quello che usavano. È importante, perché in una categoria come la Moto3 fa una grande differenza, sulla ciclistica puoi sempre lavorarci ma sul motore no. Comunque sia Romano che Pecco sono rimasti sorpresi da quanto spinga”.

Qual è il tuo giudizio su di loro dopo i primi due giorni insieme?

Hanno un grande entusiasmo, una cosa che forse viene mancare dopo anni che corri o lavori nello stesso ambiente. Per loro è normale e mi hanno fatto riscoprire un aspetto che avevo un po’ dimenticato. A parte questo, li ho trovati molti professionali, riescono a dare indicazioni chiare ai tecnici”.

E per te cos’è cambiato passando dalla MotoGP alla Moto3?

“Sono un animale da pista e quindi sono ancora nel mio ambiente (ride). A parte gli scherzi, il mio lavoro è sempre lo stesso, ma cambiano i piloti. In Ducati ho lavoravo con dei campioni del modo, loro invece vogliono diventarlo. Mi piace”.

Quali sono i programmi per i prossimi test?

Questi sono stati gli ultimi dell’anno, prima del periodo di stop imposto dal regolamento. A inizio febbraio torneremo ad Almeria, pista di prova della KTM e anche nostra insieme ad Aragon. Poi prenderemo parte ai test organizzati da IRTA, dove potremo confrontarci con tutti i piloti”.

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