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MotoGP, Cavendish: Cal, ti aspetto al Mugello

"Amo le moto, ma solo in pista. Crutchlow è un amico e potrebbe insegnarmi"

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Ci sono due ruote e due ruote. La pensa così Mark Cavendish, amico di Cal Crutchlow e ospite d'onore del britannico a Valencia, dove ha potuto osservare da vicino lo spettacolo e concedersi una gita in pista da gregario con il "cowboy" Randy Mamola ai manubri. Impossibile restare indifferenti davanti a esperienze del genere, anche per uno che fa della velocità il suo pane e burro.

"Non ho mai avuto abbastanza tempo per provare una cosa del genere, ma è un'esperienza incredibile – ha detto Cavendish dopo il giro sulla Desmosedici two-seater – Mamola impennava di continuo e staccava su una ruota, ma sempre in pieno controllo. Sono un velocista, ma questa è un'altra cosa. Ai 300 all'ora l'adrenalina scorreva a fiumi".

Eppure da sprinter dovresti esserci abituato…

"È molto diverso. Solo all'arrivo in volata provi certe sensazioni, mentre in moto invece lo fai ad ogni curva. Ma forse per Cal è l'esatto contrario. Quando gli dico che è pazzo, mi risponde che sono io il matto perché noi ciclisti non indossiamo una tuta in pelle e ci lanciamo comunque ai 100 all'ora in discesa".

Com'è nata l'amicizia tra te e Cal?

"Ci siamo conosciuti in bici. È uno sport che lui pratica da tempo, ero via da tempo e l'ho incontrato sull'isola di Man. Non sapevo che fosse lui, ma sapevo chi era. Abbiamo chiacchierato un po', e mi ha fatto piacere conoscere un lato di lui che non emerge dalla TV. Andiamo molto d'accordo".

Dicono che sia molto competitivo anche in bici…

"È indubbiamente bravo. Non può allenarsi tutti i giorni, ma durante la off-season lo fa in California, e la differenza si vede".

Avete mai pensato ad una sfida in moto?

"Se avessi l'occasione, girerei in pista, non mi piace guidare una moto in strada. Mi piacciono anche le auto, ti danno buone sensazioni, ma non c'è niente di comparabile alla moto".

Se potessi cambiare una cosa della tua vita, cosa sarebbe?

"Farei il pilota di MotoGP (ride). Non è comunque troppo tardi, Cal potrebbe darmi una mano. Ci vedremo molto il prossimo anno, ha comprato casa in Toscana e siamo entrambi vicini al Mugello. Potremmo incontarci lì".

Cosa desideri per il tuo futuro?

"Prima di tutto voglio essere un buon padre ed assicurare alla mia famiglia la miglior vita possibile. Ho una figlia, e non escludo regalarle altri fratellini o sorelline. È questo ciò a cui penso quando mi alleno e corro in bici".

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