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MotoGP, Arrivabene: crediamo ancora in Ducati

Il Vice Presidente della Phillip Morris apre al rinnovo dopo il 2014

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Con la prima Ducati ottava nel mondiale con meno della metà dei punti di Marquez la casa di Borgo Panigale non può essere soddisfatta, ma qualche debole segnale positivo arriva.

Il più importante porta la firma di Maurizio Arrivabene.

"Siamo felici di dare il benvenuto all'Ing. Dall'Igna, in pista da lunedì per i primi test 2014 - ha detto Arrivabene, Vice Presidente Philip Morris International - Ovviamente non possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti negli ultimi tempi, ma siamo stati a fianco di Ducati per la definizione della nuova struttura. Lo abbiamo fatto continuando a credere nel progetto, in uno spirito di totale e costruttiva collaborazione, con l'obiettivo di puntare ad un futuro di reciproca soddisfazione".

Com'è noto un contratto lega la multinazionale svizzera alla casa bolognese sino alla fine del 2014, ma queste parole fanno sperare in una riconferma che, attesa per il Mugello, non era invece arrivata.

"Con la gara di oggi chiudiamo un 2013 che, per Ducati, e stato decisamente avaro di soddisfazioni - ha aggiunto Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding a fine gara - Domani iniziamo con i primi test 2014, con una nuova struttura guidata dall'Ing Dall'Igna, al quale do un caloroso benvenuto e faccio i migliori auguri, miei personali e da parte di tutta l'azienda. Con l'occasione saluto e ringrazio Bernhard Gobmeier, che ha guidato Ducati Corse negli ultimi dieci mesi, e che oggi passa, non solo virtualmente, il testimone a Gigi. Un grazie a team e piloti, e un saluto particolare a Nicky, che da questa sera lascerà il box e la sua squadra per affrontare una nuova sfida professionale, ma che in questi anni e sempre stato un orgoglioso ambasciatore del nostro marchio in tutto il mondo. Concludo con un benvenuto a Cal che, insieme ad Andrea, saranno i nostri due portacolori, per un 2014 che vuole riscattare le amarezze sofferte nelle ultime stagioni."

Nemmeno una parola, però, per Vittoriano Guareschi, il collaudatore-manager che ha letteralmente fatto nascere la Desmosedici, sviluppandola dapprima in pista come pilota e poi soffrendone la difficile crescita nei box. Peccato.

 

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