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MotoGP, Marquez: adesso sarà difficile fare meglio

Marc campione del mondo: "ho imparato da tutti i miei avversari e ora sto vivendo un sogno"

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Questo titolo non me lo aspettavo, se ripenso a dodici mesi fa mi sembra incredibile. Forse è arrivato anche troppo presto”, Marc Marquez cerca di trovare le parole per descrivere le sue sensazioni, ma questa volta è destinato a fallire. Sono troppi i pensieri che si affollano nella sua testa e le emozioni. “Come quando ho tagliato il traguardo, non so a cosa pensavo perché è arrivato tutto insieme – racconta – Una lacrima mi è scesa dagli occhi. Ho realizzato quello che avevo fatto quando sono arrivato dalla mia squadra, ho visto i loro occhi, la loro allegria e mi sono commosso ancora”.

E’ stato un momento più emozionante di quello del primo titolo in 125?

E’ stato diverso, sicuramente mi è piaciuto di più. Non è facile realizzare quello che ho fatto. Sto vivendo un sogno”.

Il primo podio di Marquez nel 2008 in InghilterraChe gara è stata?

La più lunga di tutta la mia carriera. I primi giri ero nervoso, non riuscivo a guidare come al solito. Lorenzo e Pedrosa stavano lottando e una vocina dentro di me mi diceva di prenderne parte. Ma sono stati intelligente e ho pensato al campionato. Gli ultimi giri sembravano non dovere finire mai, in quello finale sono stato attentissimo, non ho spinto per nulla”.

Se non ci fosse stato in palio il campionato, avresti potuto vincere?

Difficile dirlo, sicuramente mi sarei buttato nella mischia. Nella seconda parte di gara potevo essere più veloce di quanto ho fatto. Dopo avere superato Lorenzo sentivo il rumore della sua moto alle mie spalle, ho preferito farlo passare. Non era la mia battaglia, avremo altre occasioni per confrontarci”.

Primo titolo di Marquez  in 125 nel 2010Cosa hai provato facendo il giro con la bandiera?

"Ti racconto una curiosità: la bandiera è la stessa che ha usato Emilio Alzamora quando ha vinto il suo titolo nella 125 nel 1999. L'avevo già usata quando ero diventato campione in 125 ed in Moto2".

Come giudichi questa stagione?

Ne sono orgoglioso, come ho detto non mi aspettavo di potere vincere. Ci sono stati un paio di brutti momenti, ma nella seconda parte sono stato più intelligente, ho continuato a cadere ma un po’ meno. Gli uomini della Honda, della mia squadra, Alzamora e la mia famiglia mi hanno aiutato tantissimo”.

Qual è stata la più grossa sorpresa?

Non solo il titolo, soprattutto il maggior numero di pole e quindi la BMW che ho vinto (ride). Jorge ha vinto più gare, ma non è importante. Inoltre sono in cima alla classifica anche per le cadute (ride)”.

Il momento peggiore?

Al Mugello, è stato un pessimo weekend. Dopo quella caduta mi sono sentito fortunato. Ma anche a Barcellona ho sofferto, ho capito quanto sia difficile guidare una MotoGP”.

La vittoria più bella?

Indianapolis, ma soprattutto Brno. È stata importante perché Jorge e Dani era tornati al 100% della forma”.

Hai battuto il record di Spencer come pilota più giovane a diventare campione, vuoi dirgli qualcosa?

Ho parlato spesso sia con lui che con Kenny Roberts, loro facevano il tifo per me. È bello quando ricevi dei complimenti da due leggende come loro. Mi hanno motivato molto”.

Marc Marquez con Valentino Rossi, il suo idolo, all'esordioAll'inizio della stagione hai perso un duello con Rossi, in Qatar.

"Rossi ha fatto una ottima stagione. Non si è mai arreso. Io e la mia Honda siamo andati un po' più forte perché sia Pedrosa che Lorenzo hanno spinto moltissimo, quindi anche io dovevo dare il massimo. Dietro a Valentino, comunque, ho imparato tantissimo, il suo stile, le sue traiettorie, più di quanto mi aspettassi".

La MotoGP è una moto complicata. Come hai fatto ad imparare così velocemente?

"All'inizio dei test non riuscivo nemmeno a sentire l'elettronica. Poi col passare del tempo ho migliorato. Ora riesco a gestire le diverse mappe anche in gara, ma non è stato semplice".

Qual è il tuo punto di forza e quale quello debole?

La frenata è il punto in cui mi sento più forte, anche se non sembra dalle immagini in tv, e poi la mia mentalità. Invece devo migliorare le partenze”.

Marc Marquez campione del mondo Moto2 nel 2012Dicono che guidi sempre al limite, è così?

Assolutamente (ride). Specialmente nella prima parte della stagione rischiavo molto per stare con Jorge e Dani e per questo finivo a terra. Le peggiori cadute le ho fatte al Mugello e poi anche quella in Inghilterra non è stata bella. Ho fatto un record anche in questo, ben quindici (ride), ma sono stato fortunato perché al contrario di Pedrosa e Lorenzo non mi sono mai fatto male. Nella seconda era diverso, ma girare al limite nelle prove mi dà maggiore sicurezza per la gara. Nel corso della stagione ho imparato tantissimo da ognuno dei miei avversari”.

Sei l’uomo dei record, qual è il prossimo destinato a cadere?

Non faccio mai programmi, ma sarebbe bello prendersi qualche altro primato. Per ora mi godo il momento e non penso al futuro”.

Userai il numero 1 il prossimo anno?

Non ho ancora deciso, ma mi piacerebbe tenermi il 93. È una bella emozione vederlo sulle magliette dei miei tifosi. Magari l’1 lo metterò da qualche parte”.

A proposito di fan, oggi gli spalti erano colmi.

E’ stato bellissimo e mi hanno dato molte motivazioni. Dall’altra parte ne senti il peso, ma sono un sostegno importante per un pilota. Non tanto quanto vinci, piuttosto quando hai dei problemi. Devo ringraziarli”.

Il prossimo anno partirai da favorito.

Sarà difficile fare meglio di una stagione come questa, l’importante sarà partire da una buona base. Sicuramente voglio lottare per il titolo”.

Questa sera hai già organizzato una festa, magari con la tua ragazza?

La ragazza non ce l’ho, potete scriverlo (ride) Domani ci sarebbero i test, ma questo è un momentoche bisogna godersi. Magari potrei iniziarli martedì…

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