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MotoGP, QP, Marquez: nona pole e zero calcoli

Dopo il giro record, il rookie vuole attaccare in gara. Piegati Lorenzo, Pedrosa e Rossi

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Marc Marquez vs. Jorge Lorenzo, recita il cartellone di Valencia. Uno scontro tra due pesi massimi e rivali veri. Nelle qualifiche della MotoGP e con il titolo ancora in palio, i due hanno oscurato ogni altro contendente. Ad aggiudicarsi il round è stato l'esordiente, autore di un uppercut micidiale alla seconda uscita, dove ha siglato un 1'30.237 che polverizza il giro record (sempre suo) fatto in FP3 di 1'30.803. Per il rookie che si presenta matematicamente favorito alla vigilia del combattimento decisivo, si tratta della nona pole position stagionale su diciotto a disposizione. Seguono Lorenzo e Pedrosa, mentre apre la seconda fila Rossi davanti a Crutchlow e Smith. In fondo alla Top 10 le Ducati di Dovizioso e Hayden, poi Iannone e Petrucci.

"Era importante partire dalla prima fila, e ci siamo riusciti abbastanza bene – ha detto Marquez – Calcoli? Vediamo come andrà la partenza, sicuramente lotterò con Jorge e Dani. Sembra che il tempo sarà bello, e sarà fantastico giocarci tutto davanti al nostro pubblico".

Ha dovuto incassare il colpo Lorenzo, staccato di + 0.340 e costretto ad alzare la guardia dopo alcuni problemi di motore.

"Nelle libere ho trovato un passo molto costante con un pneumatico duro – ha dichiarato LorenzoIn qualifica ho fatto alcuni errori alla prima uscita, facendo comunque un buon tempo. Dopo avuto un problema di motore con la prima moto, e la seconda aveva un propulsore vecchio e troppo aggressivo, quindi non ce l'ho fatta a replicare".

Q2 – 1'30.645 è il tempo con il quale Lorenzo apre le ostilità, nonché nuovo giro record. Il maiorchino parte con il coltello tra i denti e rientra addirittura ai box con tre caschi rossi sui monitor. Nel frattempo,  Marquez si ferma ad un decimo a causa di una piccola sbavatura al T3, settore che si rivela chiave dal momento che il rookie lo affronta con tre decimi di vantaggio al giro successivo salvo poi perderne altrettanti proprio sul finale. Seguono Crutchlow, Pedrosa e Rossi.

Al momento di rientrare in pista, Lorenzo annulla il giro e cambia moto, visibilmente contrariato, per apparenti problemi al freno posteriore. Ne approfitta Marquez, che dopo aver accumulato quasi mezzo secondo nella prima metà della pista, stampa un incredibile 1'30.237. Pedrosa e Rossi arrancano, non Smith che si porta provvisoriamente in prima fila anche se staccato di nove decimi.

L'idillio del britannico non dura molto: lo scavalcano prima Pedrosa e poi Rossi, che chiudono rispettivamente a + 0.426 e 0.683. Lorenzo tenta il tutto per tutto ma si ferma a 1'30.577 all'ultimo giro lanciato, consegnando al rivale in campionato la sua nona pole position stagionale.

Q1 – Dopo i primi giri lanciati, Corti continua sulla falsariga di quanto mostrato durante la FP4 con un tempo di 1'32.939 ma viene poi scavalcato per 22 millesimi da Barbera. Anche Espargaró, meno in forma del solito, è momentaneamente escluso dalla Q2 per nove millesimi. In affanno le Ducati di Iannone, Hernandez e Pirro.

Sul finale è Petrucci a portarsi in testa con 1'32.765, ma è Iannone a strappargli il primato per 25 millesimi. Caschi rossi anche per Hernandez, che però cade nella stessa curva dove poche minuti prima si era steso a terra anche Pirro. Il pilota di San Giovanni Rotondo tenta l'assalto con la seconda moto ma non oltre il settimo tempo. Falliscono gli assalti anche Barbera ed Espargaró per soli 33 e 67 millesimi.

FP4 – Lorenzo apre le danze con un 1'31.313 che si rivelerà il miglior tempo della sessione, replicato comunque senza patemi da Marquez, che si ferma a 20 millesimi. Entrambi girano con gomma dura, con la quale impostano lo stesso ritmo, mentre Rossi, ancora terzo, è inizialmente più attardato (+ 0.574). Seguono Bradl, Crutchlow, Pedrosa e Bautista.

Col proseguire dei giri, Pedrosa si riporta a distanza ravvicinata (+ 0.187), risalendo fino al terzo posto salvo poi essere scalzato da Rossi. Il "Dottore" sembra trovare un buon passo (1'31' basso) con la gomma morbida e si ferma a soli 26 millesimi dalla coppia di testa.

Aumenta leggermente il distacco delle Ducati, con Dovizioso (+ 1.353) e Hayden (+ 1.463) in nona e decima posizione, scavalcati da Smith e davanti alle D16 clienti di Iannone e Pirro. Corti è il più veloce su CRT, tredicesimo a + 2.105.

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