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La lotta a distanza tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo prosegue senza esclusione di colpi. Con temperature dell'asfalto più fredde (intorno ai 20 gradi) la maggior parte dei piloti non è riuscita a migliorare i propri riferimenti fino agli ultimi minuti. Inizialmente solo Lorenzo e Dani Pedrosa erano riusciti a scendere sotto 1'32, ma il leader in campionato ha rubato la scena sul finale battendo il record precedente appartenente a Pedrosa (nel 2012) di 1'30.844 con un 1'30.803. Marquez ha fatto così "cappotto" in vista delle qualifiche, aggiudicandosi tutte e tre le sessioni valide per l'accesso alla Q2.
Il confronto tra il rookie e Lorenzo è anche di stili: Marquez ha ottenuto il miglior tempo con la gomma posteriore morbida mettendo la sua RC213V costantemente di traverso, Lorenzo ha invece optato per la mescola dura mostrando la solita guida pulita e regolare, limitando il distacco a 113 millesimi. In termini di passo, i due sono pressoché appaiati con diversi giri in 1'31 alto.
Terzo tempo per Valentino Rossi (+ 0.230), che ha inizialmente guidato la classifica dei tempi. Il "Dottore", dedito a prove comparative sulle due moto a disposizione (così come Lorenzo) è vicino anche sul passo, per lui mediamente di 1'32 netto. Delude invece Pedrosa, incapace (così come Cal Crutchlow e Stefan Bradl) di migliorarsi rispetto alla FP2 e staccato di + 0.506 nei tempi combinati.
Seguono Crutchlow, Bautista e Bradl, mentre le Ducati di Nicky Hayden (+ 1.205) e Andrea Dovizioso (+ 1.383) continuano a navigare ai margini della Top 10, rispettivamente in ottava e nona posizione. È andata peggio ad Andrea Iannone, dodicesimo, e Michele Pirro, quindicesimo: entrambi più lenti che nella FP2, dovranno giocarsi l'accesso alla Q2 insieme ad Aleix Espargaró (11º a + 1.835), Danilo Petrucci (in gran forma e 13º a + 2.074), ed Hector Barbera (14º + 2.227). Solo quattro decimi separano questo gruppo di piloti dalla undicesima alla quindicesima posizione.
