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MotoGP, Rossi e Burgess: separazione in vista?

La storica coppia rischia di sciogliersi dopo 14 anni di collaborazione

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Valentino Rossi potrebbe, dopo quattordici stagioni di collaborazione, interrompere il rapporto con il capo-tecnico Jeremy Burgess. A riportarlo è Maurizio Bruscolini, collaboratore della Gazzetta dello Sport con uno sguardo assiduo su Tavullia, sulle righe di Pu24.

La notizia ha del clamoroso per un pilota come Rossi, che ha fatto della continuità dello staff uno dei propri tratti distintivi, ma a ben vedere sostenuta da valide ragioni. Non è un mistero che il "Dottore" stia facendo più fatica del previsto a tenere il passo dei tre moschettieri spagnoli. In particolare del compagno di squadra Jorge Lorenzo, che lo ha piegato nella maggior parte dei GP, con distacchi spesso pesanti, trovando la giusta competitività ben più in fretta del vicino di box.

Non stupisce però nemmeno l'ipotesi che sia lo stesso tecnico australiano a volersi ritirare. A 60 anni di età e con un palmares invidiabile (oltre che con Rossi, ha centrato titoli mondiali con Freddie Spencer, Wayne Gardner, e Mick Doohan), Burgess potrebbe lasciare il paddock per godersi una meritata pensione e stare più vicino alla moglie Claudine, che due anni fa ebbe problemi di salute che lo costrinsero a saltare le gare del Mugello e del Sachsenring per starle vicino.

Sulle righe del quotidiano spagnolo Marca, a giugno, Burgess disse che "Valentino inizia a sentire il peso dell’età, il tempo passa e se dovesse vincere un altro mondiale sarebbe un miracolo". Un'opinione sincera quanto forte, specialmente se data da un braccio destro. Rossi, dal canto suo, può e vuole credere di essere in grado di tornare a lottare al vertice con continuità. Per una delle coppie più iconiche della MotoGP, potrebbe essere arrivato il momento dell'addio.

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