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MotoGP, A Motegi c'è Francisco: qualifiche a rischio

Poncharal: "l'intensità del tifone sta diminuendo, ma sono previste forti piogge per sabato"

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In Australia erano le gomme, in Giappone le condizioni atmosferiche. Il motomondiale in questa suo sprint finale non riesce a trovare pace. Come se non bastasse Fukushima e la sua centrale nucleare, si è aggiunto il cielo a rendere ancora più complicata la situazione. Il tifone atteso per sabato si chiama Francisco, uno nome spagnolo perfettamente in linea con la lingua che si parla nella massima espressione delle due ruote.

La preoccupazione era alta per l’arrivo del ciclone che, il 19 ottobre, quando stava passando sopra all’Oceano Pacifico, aveva raggiunto il 5° grado della scala Saffir-Simpson, che significa venti oltre ai 300 km/h nel peggiore dei casi. Per fortuna, con il passare dei giorni, il tifone ha perso forza ed è prossima la declassificazione a ‘semplice’ tempesta tropicale. Inoltre la sua traiettoria sta deviando dalle coste giapponesi, dopo avere costretto all’evacuazione gli abitanti dell’isola di Oshima, a sud di Tokyo.

Questo non vuol dire che il Gran Premio sia del tutto salvo, perché sabato sopra a Motegi passerà quasi sicuramente la sua coda. Se il vento non dovrebbe essere una grande preoccupazione, le precipitazioni dovrebbero essere comunque abbondanti. “Abbiamo già avvertito tutte le squadre di tenersi pronte a spostare tutto il materiale nelle tende all’esterno dei box al loro interno – spiega Hervé Poncharal, presidente dell’IRTA – In questo momento ci hanno comunicato che l’intensità del tifone sta diminuendo e, per domenica, non dovrebbero esserci assolutamente problemi. La giornata peggiore sarà sabato e tutto dipenderà dall’intensità delle piogge. Questo è un circuito molto drenante, ma al momento non è possibile sapere se i turni di prove potranno disputarsi regolarmente”.

Le qualifiche sono a rischio e il motomondiale potrebbe trovarsi in un’altra situazione difficile da gestire. Anche perché la situazione è peggiore per alcune squadre di Moto2 e Moto3, alloggiate sotto delle tende, come spesso accade, perché non ci sono box sufficienti per ospitarle tutte. Tutto questo, proprio nel momento in cui rimangono ancora tutti e tre i titoli da assegnare. I piloti hanno trovato ad attenderli questa mattina all’arrivo in circuito una pioggerellina autunnale, ma sembra essere solo un leggero antipasto.

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