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SBK, Sykes: il miglior anno della mia vita

"Campione SBK e futuro padre. Ogni sacrificio è stato ripagato"

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"Non ho parole". Così esordisce Tom Sykes nel paddock di Jerez quando gli viene chiesto come si senta ad essere diventato per la prima volta campione del mondo SBK. Il britannico, dopo aver mancato il titolo per solo mezzo punto lo scorso anno, è logicamente al settimo cielo. Per la sua indole riservata e solo a tratti guascona, tuttavia, fatica ad articolare le emozioni. Troppe, sia per quantità che per intensità, anche per il suo (grande) cuore.

"È stato un anno perfetto – racconta – Sono campione del mondo e tra non molto diventerò padre insieme alla mia stupenda moglie Amy. Questa situazione è la fine di una lunga storia, fatta di sacrifici ed anche anni bui, ma ne è valsa la pena e spero rappresenti anche l'inizio di un nuovo capitolo".

La gara tuttavia, non è stata una passeggiata. Con Laverty e Melandri in fuga, Sykes ha dovuto guardarsi le spalle da Guintoli. Un quarto posto, avrebbe lasciato i conti aperti fino al termine di Gara 2.

"Faccio i complimenti a Eugene per l'ottimo lavoro. Anche senza la pressione per il titolo, non credo sarei riuscito a stare con lui. Forse avrei potuto chiudere più vicino ai primi, ma l'anteriore mi ha dato quattro avvertimenti, che per me sono tre di troppo".

Una volta tagliato il traguardo, Sykes ha dovuto fare i conti con qualcosa di ben più potente della sua moto, l'emozione per aver vinto il titolo.

"In gara non ero teso, ma quando sono passato sotto la bandiera a scacchi si è come aperto qualcosa in me. In passato ho sognato questo momento ad occhi aperti, e mi dava la pelle d'oca, ma le sensazioni di quei momenti non erano nemmeno l'uno per cento di quello che ho provato oggi. Tremavo, non riuscivo a tenere il manubrio".

Nella mente di Sykes, non c'è il minimo spazio per rimpianti pensando al titolo sfuggito lo scorso anno per mezzo punto.

"Ho perso per poco, è vero, ma da un gran pilota. Spesso mi hanno criticato in passato, ma lascio che sia questo risultato a rispondere. Il fatto che sia arrivato dopo un inizio stagione difficile, con costole e polso rotti a Phillip Island, lo rende ancora più speciale".

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