Rossi: Bridgestone deve impegnarsi di più

"Abbiamo bisogno di una vera scelta nelle gomme. Il flag-to-flag? Mi sono divertito"

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Valentino Rossi, grazie alla squalifica di Marquez, ha potuto festeggiare un terzo posto a Phillip Island. Un risultato fortunoso ma accolto con soddisfazione. “Alla fine mi sono divertito e sono tornato sul podio su una pista in cui si sono sempre stato dal 1998 in poi, a parte i due anni con la Ducati – dice – Anche questa gara flag-to-flag è andata bene e mi è piaciuta. Siamo stati bravi nel cambio moto, sono riuscito a recuperare due posizione, passando Crutchlow e Bautista ai box. Mi ha aiutato, perché con la prima gomma non mi trovavo bene mentre con la seconda avrei potuto fare anche 15 giri”.

Non è la prima volta che voi piloti vi lamentate su un diverso comportamento da una gomma all’altra.

Della Bridgestone, per quanto riguarda la qualità, non possiamo lamentarci. Di solito fanno quello che ti aspetti, in altri campionati la situazione è peggiore. A volte, però, capitano degli pneumatici non troppo freschi, magari quelli che non sono stati usati nelle gare prime. Vengono scaldati dalla termocoperte, poi si raffreddano e questo non ha conseguenze positive sulle prestazioni”.

Qual è quindi il problema più grande?

Bridgestone deve impegnarsi di più, lavorare su una vera gomma dura, che funzioni. Questo fino a oggi non è accaduto. Dobbiamo usare sempre la morbida, anche quando non è l’opzione migliore, perché la seconda mescola è inutilizzabile. Dobbiamo avere una scelta. Inoltre, quando c’è la riasfaltatura di un tracciato, bisogna andare a fare dei test e con dei piloti veloci, o è tutto inutile”.

La formula di gara ti è piaciuta?

Come ho detto, mi sono divertito. È stata un’esperienza particolare, per come è andata potrebbe essere un’opzione per il futuro, magari con anche più pit stop (ride). A parte gli scherzi, preferisco le gare tradizionali, ma così puoi dare il 100% dall’inizio alla fine. Peccato per i problemi al posteriore con la prima gomma, perché con la seconda sono andato bene”.

Alla fine si è anche messo a piovere.

Avevo talmente moscerini sul casco che non riuscivo a capire bene l’intensità. Ero in lotta con Alvaro e c’era in ballo il podio, ho dato tutto comunque”.

La strategia di entrare al secondo giro per il cambio della moto era decisa a tavolino?

In verità sarei dovuto fermarmi al primo, in modo da non farlo in contemporanea con Lorenzo. Però ero in lotta con Bautista e mi sono accorto di non avere visto la tabella di segnalazione al giro precedente solo quando l’ho visto rientrare”.

Per Marquez il titolo si fa più difficile?

Sicuramente, avrà un po’ più di pressione addosso, la situazione è leggermente più complicata. Marc però oggi è andato forte, ha dimostrato di avere il potenziale per stare davanti. Anche Lorenzo è stato bravissimo, bisogna aspettare”.

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