Non c'è limite al peggio e quando Bridgestone sembrava aveva toccato il fondo, ha incominciato a scavare. Le gomme dure, quelle decise dal fornitore per la gara, dovevano garantire una vita di 14 giri, dopo il warm up la situazione è cambiata. Gli pneumatici hanno mostrato la corda dopo la decima tornata e il fornitore unico è dovuto correre un'altra volta ai ripari. Sembrebbe una barzelletta, se in gioco non ci fosse la sicurezza dei piloti.
La Direzione Gara ha dovuto prendere quindi atto delle mutate condizioni e ha fatto dei cambiamenti per quanto riguarda la durata e lo svolgimento della gara.
- La gara della MotoGP è stata ridotta da 26 a 19 giri e i piloti dovranno rientrare ai box tra il 9° e il 10° giro per cambiare gomme e moto.
- La procedura è valida nel caso la gara sicorra in condizioni di totale asciutto o bagnato. Se invece, in una gara dichiarata asciutta, iniziasse a piovere, questa sarebbe fermata con la bandiera rossa e ci sarebbe una ripartenza per raggiungere il totale di 19 giri (con un minimo di 5 e un massimo di 10).
Questo il comunicato. Ogni commento sulla professionalità dimostrata da Bridgestone in questi due giorni sembra quasi scontato. Il momogomma si è rivelato un'arma capace di tenere in ostaggio un intero campionato.