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MotoGP, Lorenzo: Flag-to-flag? molto rischioso

Marquez, Pedrosa e Dovizioso parlano del caso gomme scoppiato a Phillip Island

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Il caso gomme ha scosso il paddock di Phillip Island appena terminate le qualifiche. Un tornado sotto un sole quasi estivo, che ha quasi fatto dimenticare per un momento il risultato delle prove. I piloti si dividevano fra giornalisti e Loris Capirossi, che passava da un box all’altro per raccogliere tutte le opinioni. Alla fine si è deciso per il flag-to-flag, un’incognita, soprattutto per chi come Marquez e Lorenzo si gioca il campionato.

Ecco cosa pensano i protagonisti della MotoGP della giornata ‘di fuoco’ australiana.

Jorge Lorenzo: “Avrei preferito che si disputassero due gare distinte, con punteggio pieno ognuna come bonus – ha scherzato – In verità il flag-to flag mi sembra una soluzione un po’ pericolosa, alla prima curva si arriva molto veloci e i piloti che rientrano in pista potrebbero essere un problema. Inoltre nel warm up bisognerà rodare le gomme per il cambio. Questi problemi con gli pneumatici possono capitare, è successo anche in Formula 1. L’importante è non perdere mai di vista la sicurezza”.

Domani non so cosa accadrà, bisognerà essere molto reattivi, ma al campionato non penso. Oggi ho fatto un bel giro in qualifica con la seconda gomma. Mi spiace solo per il gabbiano, questa sera gli faremo il funerale (ride)”.

Marc Marquez:Avrei preferito una gara normale domani, ma siamo comunque tutti nella stessa situazione – dice – Con il flag-to-flag sarà interessante, è una novità. Vedremo come gestirla. Il mio obiettivo oggi era la prima fila e l’ho centrato, sapevo che le Yamaha sarebbero state veloci. Per quanto riguarda le gomme, non penso che sia un problema delle Bridgestone in sé, in un circuito caldo come la Malesia abbiamo fatto tutta la gara con la morbida e non è calata molto neanche alla fine. Dei test in anticipo avrebbero escluso i problemi, ma ora è facile dirlo”.

Dani Pedrosa:In questi giorni abbiamo seguito ogni indicazione della Bridgestone – spiega - sia su quali pneumatici usare che con quale pressione, ma i problemi non si sono mai risolti, si surriscaldavano in ogni caso. Non resta che fidarci di loro per quanto riguarda la sicurezza. Noi piloti non riusciamo ad avere molta voce in capitolo in queste decisioni, c’è troppa politica di mezzo”.

“Delle mie qualifiche non sono troppo soddisfatto, ultimamente parto spesso in seconda fila. Dovrò fare qualcosa per migliorare gli ultimi 15 minuti nelle prossime due gare. Però per il passo gara sono messo decisamente meglio”.

Andrea Dovizioso:Ci siamo scontrati con un limite delle gomme e siamo tutti nella stessa situazione – dice – Le sensazioni non sono state malvage con nessuna delle tre mescole, visivamente sembrano a posto ma i problemi sono all’interno. Con la morbida ho fatto una ventina di giri ieri e non mi sembrava ci fossero problemi. Penso che usare una mescola piuttosto che un’altra non cambierà i valori in campo. In queste questioni una voce noi piloti l’abbiamo, ma fino a un certo punto, logicamente Bridgestone ha più potere di noi. Non si aspettavano una situazione del genere e dobbiamo fidarci”.

Nicky Hayden:Penso che il flag-to-flag sia la soluzione migliore, anche dal punto di vista dello spettacolo, per pubblico e tv – commenta – L’unica cosa che mi preoccupa è la pit lane, una delle più strette del campionato. Bridgestone sapeva che Phillip Island sarebbe stata una pista difficile per gli pneumatici. Sarebbero dovuti venire a provare prima”.

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