Phillip Island è la prima tappa in cui Marc Marquez potrebbe laurearsi campione del mondo. Se ci riuscisse, non solo diventerebbe l’unico debuttante a conquistare il titolo nella classe regina dopo Kenny Roberts nel 1978, ma anche il più giovane vincitore di sempre. Lo spagnolo domenica avrà 20 anni e 245 giorni, Freddie Spencer, attuale detentore del record, ne aveva 21 e 258 nel 1983, Stoner 21 e 342 nel 2007.
A Marc servono almeno 7 punti in più di Lorenzo per festeggiare domenica sera, ma la pista australiana è da sempre favorevole al maiorchino e alla M1. Riuscirà comunque nell’impresa? Abbiamo girato il paddock girando la domanda a piloti, tecnici e team manager. Ecco cosa ne pensano e sono tutti d’accordo.
Simone Corsi, pilota Moto2: “no, qui Lorenzo è fortissimo, anzi penso che sarà il favorito per la vittoria della gara”.
Giovanni Sandi, capotecnico Iodaracing: “no, su questo circuito Lorenzo non farà peggio di secondo. È uno dei circuiti dove è più incisivo”.
Vittoriano Guareschi, team manager Ducati: “secondo me le magliette celebrative ce le hanno già pronte (ride), ma qui contro Lorenzo sarà dura. Faranno la festa in casa la prossima settimana”.
Mattia Pasini, pilota Moto2: “sinceramente non lo so. Qualche possibilità per chiudere qui il discorso Marquez ce l’ha, ma Lorenzo sarà un osso duro”.
Danilo Petrucci, pilota MotoGP: “no, dovrà aspettare Motegi. A Phillip Island Lorenzo è troppo forte”.
Hervé Poncharal, team manager Tech 3: “no, aspetterà il Gran Premio del Giappone”.
Matteo Flamigni, telemetrista di Valentino Rossi: “no, a Marquez servono 7 punti e Jorge non se li farà fregare, non su questa pista”.
Alvaro Bautista, pilota MotoGP: “no, prepareranno la festa per il GP di Motegi, in casa Honda. Il momento e il luogo perfetto per vincere”.
Romano Fenati, pilota Moto3: “non so, non voglio dire niente, non vorrei portare sfortuna a nessuno dei due”.
Lucio Cecchinello, team manager LCR: “no, perché Lorenzo lotterà come un leone. La già fatto quando aveva una clavicola rotta e ancora di più qui”.