Tu sei qui

MotoGP, Rossi: i piloti 'pesanti' sono svantaggiati

Su Dall'Igna svicola con una battuta: "consigli? Non conosco così bene l'ambiente Ducati"

Share


A volte il passato ritorna, anche sotto altre forme e Ducati non ha mai abbandonato del tutto Valentino. Irrinunciabile una domanda da “ex” sull’arrivo di Gigi Dall’Igna a Borgo Panigale. Rossi forse ne farebbe a meno, ma si presta a rispondere con sorriso sulle labbra: “non lo conosco benissimo, ho avuto qualche rapporto quando abbiamo comprato due Aprilia per girarci al Ranch. Però ha fatto sempre delle buone moto molto competitive, penso che potrà fare bene”. Di consigli però neanche a parlarne, gli faccio i migliori auguri, altro non so cosa dire, non conosco così bene l’ambiente Ducati”, se la cava con la solita battuta e levandosi dai carboni ardenti.

Meglio passare alle prove. Come è andata questa prima giornata?

Sono soddisfatto, soprattutto del turno del pomeriggio. Siamo riusciti a migliorare il bilanciamento della moto e a guadagnare un po’ di grip al posteriore, con la gomma nuova ma soprattutto con la vecchia. C’è ancora qualche aggiustamento da fare, ma siamo sulla buona strada. Il mio tempo può scendere, non ho sfruttato mai al massimo lo pneumatico appena montato”.

Qual è il problema più grosso?

Le Honda, e mi riferisco alle due ufficiali. Hanno qualcosa di più rispetto alle satellite e non solo per quanto riguarda i piloti. Entrano molto rapidi in curva e sono molto veloci in rettilineo, merito anche della corporatura di Marc e Dani”.

Sei convinto che il regolamento sul peso debba essere cambiato?

I piloti più piccoli in questo momento hanno troppo vantaggio. Bisognerebbe stare tra i 55 e i 62 chili in questo momento. Io sono a 67, di più non posso scendere altrimenti mia nonna si arrabbia (ride). Si parte svantaggiati e il prossimo anno sarà ancora peggio con un litro di carburante in meno”.

Non è solo questo però il vantaggio della Honda.

La loro moto sembra essere pensata e costruita per questi pneumatici, la Yamaha è fantastica ma più “normale”. Nei curvoni lunghi la M1 va bene, ma nelle strette la Honda è avvantaggiata, taglia le traiettorie. A volte sembra curvi addirittura troppo. Loro riescono a sfruttare meglio la gomma anteriore”.

Il seamless non vi aiuta in inserimento?

Il nostro non lavora in scalata, a differenza di quello della Honda. Il cambio è un punto su cui dobbiamo lavorare con gli ingegneri giapponesi, è veloce ma ancora un po’ brusco. È normale, per noi è una tecnologia nuova mentre i nostri avversari ci lavorano da anni”.

Come si battono le Honda?

Non è facile, perché perdiamo in molti punti e possiamo recuperare in pochi. Però Lorenzo nelle ultime tre gare ha vinto due volte e anche ad Aragon è arrivato vicino a Marquez. Lottare contro di loro si può e ci proveremo”.

Sembri ottimista.

Oggi sono riuscito a tenere un passo di 2’01” alto, sono stato il più forte sul ritmo dopo le Honda e so che posso ancora migliorare. C’è da lavorare sulla frenata a moto piegata e sull’entrata in curva”.

I cambiamenti di temperatura non influiscono su questa pista?

Fa sempre troppo caldo, quindi avere un paio di gradi in più o in meno non cambia nulla”.

__

Articoli che potrebbero interessarti